LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

L’UEFA ha deciso di non accettare la candidatura di Gerusalemme per il torneo Euro 2020 a settembre

Israele è stato avvertito dal presidente dell’UEFA Michel Platini della possibilità di una sospensione da tutte le attività di FIFA e UEFA (l’organo di governo del calcio europeo).

Secondo quanto riferito dal sito di notizie israeliano Ynet, il presidente della Federazione Calcio Palestinese Jibril Rajoub sta spingendo per la sospensione di Israele per il modo in cui tratta gli atleti di Gaza, di cui limita la libertà di movimento in violazione degli accordi internazionali.

Platini ha detto a Luzon che “questa volta è una cosa seria” e che diversi paesi si schiererebbero con i palestinesi contro Israele “anche se avesse ragione”.

Gisha, una ONG israeliana che si occupa della libertà di movimento dei palestinesi ha dichiarato che “Israele ha capito che senza concreti motivi di sicurezza non può vietare agli atleti di partecipare a un evento così importante”.

In settembre, la UEFA ha deciso di respingere l’offerta di Gerusalemme di ospitare il torneo Euro 2020 per “ragioni tecniche”, ma gli attivisti filo-palestinesi hanno celebrato questo rifiuto come una vittoria.

In una lettera inviata al presidente della UEFA Michel Platini, 75 squadre palestinesi e organizzazioni non governative hanno detto che “tenere i giochi UEFA 2020 a Gerusalemme equivarrebbe a “premiare” Israele per il massacro di più di 2.100 palestinesi, tra cui più di 500 bambini, nel corso del suo recente attacco di 52 giorni a Gaza”.

Abdulrahman Abunahel, che coordina a Gaza il Comitato Nazionale Palestinese per il Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni, ha lodato la decisione: “dato che concedere a Israele il diritto di ospitare i giochi sarebbe stato un segno di sostegno per il massacro di Israele a Gaza e la sua guerra al calcio palestinese, la UEFA ha preso l’unica decisione sensata.

“Ringraziamo tutti coloro che si sono uniti a noi nell’opporsi al tentativo di Israele di ospitare i giochi a Gerusalemme, una città in cui Israele sta attuando la pulizia etnica dei palestinesi. La nostra campagna on-line e le occupazioni degli edifici delle associazione per il calcio in Francia e in Italia senza dubbio hanno giocato un ruolo nel persuadere l’UEFA a fare la scelta giusta.”

“Israele ha lanciato una guerra al calcio in Palestina: i calciatori sono stati uccisi, gli stadi bombardati e ai giocatori è stato rifiutato il permesso di andare alle partite. La UEFA deve sospendere l’appartenenza israeliana alla Federcalcio se continua a mantenere i suoi legami con lo Stato di Israele che pratica l’occupazione, la colonizzazione e l’apartheid”.

Fonte: i24 News

Traduzione di Federico Zanettin