Pubblichiamo la lettera inivata il 20 maggio 2014 alla Compagnia teatrale Pippo Delbono. Attendiamo ancora una risposta. 

Caro Pippo Delbono,

abbiamo recentemente appreso che la vostra compagnia teatrale intende partecipare all’Israel Festival di Gerusalemme, con spettacoli previsti per il 7 e l’8 giugno 2014. Conoscendo il vostro impegno a favore degli oppressi, degli ultimi, vi scriviamo per chiedervi di annullare la vostra partecipazione al festival.

Ve lo chiediamo perché Israele opera in palese violazione dei diritti umani fondamentali e del diritto internazionale [1], costringendo i palestinesi a vivere sotto l’oppressione di un crudele sistema di espropriazione, di discriminazione razziale e di apartheid.

E ve lo chiediamo perché nel 2005, 170 organizzazioni della società civile palestinese hanno lanciato un appello per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) nei confronti di Israele sino a quando non rispetterà i diritti umani e il diritto internazionale.[2] L’appello palestinese al BDS, ispirato dal vincente boicottaggio che contribuì alla fine del regime d’apartheid in Sudafrica, ha il sostegno di artisti, accademici, sindacati, chiese, gruppi studenteschi, organizzazioni e persone di coscienza in tutto il mondo. In particolare l’appello al boicottaggio culturale si rivolge a tutti gli artisti del mondo chiedendo loro di non esibirsi in Israele e di non partecipare a eventi che mirino a normalizzare la drammatica situazione in atto ponendo sullo stesso piano l'occupante e gli occupati, l’oppressore e gli oppressi.[3]

 

I palestinesi della Cisgiordania e di Gaza vivono sotto una brutale e violenta occupazione militare. Israele soffoca la libertà di movimento e di espressione dei palestinesi; ne blocca l'accesso alle terre, alle cure mediche, all'educazione; imprigiona gli attivisti per i diritti umani senza accuse né processo; e infligge quotidianamente umiliazioni e soprusi negli oltre 600 checkpoint militari che si insinuano nella Cisgiordania. Allo stesso tempo, Israele prosegue nella costruzione del muro dell’apartheid e nello sviluppo degli insediamenti illegali per soli ebrei in Cisgiordania.

In un recente rapporto dal titolo "Grilletto facile. Uso eccessivo della forza da parte di Israele in Cisgiordania", Amnesty International ha chiesto l’embargo delle armi nei confronti di Israele e ha denunciato come le forze israeliane abbiano ripetutamente mostrato un profondo disprezzo per la vita umana uccidendo civili palestinesi nella Cisgiordania occupata, bambini compresi, nella totale impunità.[4] Questa denuncia è stata ribadita pochi giorni fa quando Israele ha ucciso, senza provocazione e a sangue freddo, due giovani palestinesi, ferendone altri, durante una manifestazione pacifica.[5]

I cittadini palestinesi di Israele subiscono un sempre maggiore sistema di apartheid, che attraverso numerose leggi nega loro di godere degli stessi diritti dei cittadini ebrei.[6] Queste norme regolamentano tra l’altro l’accesso all'educazione, il diritto di proprietà della terra, il diritto alla casa, l’accesso al lavoro, il matrimonio e ogni aspetto della loro vita quotidiana.

Dal 1948, quando Israele espropriò più di 750.000 palestinesi per costituire uno stato esclusivamente ebraico, Israele nega a oltre 7 milioni di profughi palestinesi il diritto, internazionalmente riconosciuto dalla risoluzione ONU 194, di tornare alle proprie terre e alle proprie case. Inoltre, Israele continua ancora oggi la demolizione delle case e l’espulsione forzata dei palestinesi da Gerusalemme e dal Negev.[7]

A Gaza, i palestinesi vivono nell’oppressione e nel terrore di un assedio criminale, in quella che è stata definita la più grande prigione a cielo aperto del mondo.

Richard Falk, relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei territori palestinesi, ha sottolineato nella sua relazione finale al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite che a Gerusalemme Est, la «revoca dei permessi di residenza» e «lo sfratto forzato di famiglie palestinesi», così come la demolizione mirata di case palestinesi, equivalgano a un «graduale processo burocratico di pulizia etnica».[8]

Lo stesso Falk ha dichiarato che "la migliore speranza per i palestinesi non sta a livello governativo o attraverso le Nazioni Unite, ma piuttosto nella campagna per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele".[9]

Esibirsi oggi in Israele sarebbe come farlo per il regime sudafricano durante gli anni dell’apartheid. Sono numerosi gli artisti internazionali e gli intellettuali [10] che hanno deciso di rispettare l’appello palestinese e opporsi all’uso cinico che Israele fa delle arti per nascondere l’apartheid, la pulizia etnica e l’occupazione militare,[11] tra cui l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, il premio Pulitzer Alice Walker, Andreas Öberg, Angela Davis, Arundhati Roy, August Burns Red, Bono, Carlo Mombelli, Carlos Santana, Cassandra Wilson, Cat Power, Coldplay, Danny Glover, Devandra Banhart, Elvis Costello, Faithless, Gil Scott-Heron, Gorillaz Sound System, Jean Luc Godard, Jello Biafra and the Guantanamo school of Medicine, John Berger, Judith Butler, Stephen Hawking, Ken Loach, Mike Leigh, Mira Nair, Mireille Mathieu, Naomi Klein, Oumou Sangaré, Portico Quartet, Roger Waters, Snoop Dogg, Stanley Jordan, Stevie Wonder, The Pixies, Vanessa Paradis, Zakir Hussain.

Conoscendo la storia della vostra compagnia, è difficile per noi pensare che vorrete ancora esibirvi in Israele sapendo tutto ciò. È difficile per noi pensare che non vorrete rispettare l’appello palestinese, formulato dal popolo che vive sotto oppressione come il mezzo migliore per ottenere i loro diritti alla libertà, alla dignità e alla vita.

Ci appelliamo a voi di agire con coscienza e di stare dalla parte giusta della storia. Ci appelliamo a voi di annullare la vostra partecipazione all’Israel Festival.

In attesa di un vostro riscontro, cordiali saluti,

BDS Italia

Note: 

[1] http://lawcenter.birzeit.edu/iol/en/project/outputfile/6/986afcc6c9.pdf

[2] http://bdsitalia.org/index.php/campagna-bds/77-appello-bds

[3] http://bdsitalia.org/index.php/campagna-bac/317-appello-pacbi

[4] http://www.amnesty.it/Polizia-ed-esercito-dal-grilletto-facile-uso-eccessivo-della-forza-in-Cisgiordania

[5] http://www.amnesty.it/Uccisi-due-palestinesi-israele-usa-forza-sconsiderata

VIDEO http://www.dci-palestine.org/documents/israeli-forces-shoot-and-kill-two-palestinian-teens-near-ramallah

[6] http://adalah.org/eng/Israeli-Discriminatory-Law-Database

[7] http://news.nationalpost.com/2012/02/12/un-report-accuses-israel-of-pushing-palestinians-from-jerusalem-west-bank/

[8] http://bdsitalia.org/index.php/ultime-notizie-sulbds/1164-falk-ultima

[9] http://www.democracynow.org/2010/6/1/global_condemnation_of_israeli_armed_attack

[10] http://www.bdsmovement.net/activecamps/cultural-boycott

[11] http://mondoweiss.net/2009/03/ny-times-offers-the-rationale-for-the-cultural-boycott-of-israel.html