LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Dal momento che i boicottaggi sono una pratica civile non violenta, Israele ha cercato per anni di trovare il modo di stroncare il movimento, solo per trovarsi ogni volta davanti allo stesso dilemma: l'applicazione di misure legislative coercitive è contraria alla difesa della libertà di parola proclamata dallo Stato. In Israele, l’appello al boicottaggio dello Stato, delle sue istituzioni, o di compagnie israeliane, è stato bandito nel 2011. Questa mossa antidemocratica ha aperto gli occhi a molte persone che in tutto il mondo sono venute a conoscenza della natura di questo regime.

Questa è la prima conferenza di questo genere in Israele (conferenze simili si sono tenute negli Stati Uniti per diversi anni) in cui politici, funzionari statali e personaggi pubblici uniscono le forze nel tentativo di trovare una soluzione all'incapacità di Israele di abbattere un movimento di dissidenti che nasce dal basso.

Nella copertura israeliana del BDS e nelle tavole rotonde su questa tema, gli argomenti di coloro che sostengono il BDS sono generalmente assenti. Questa pratica di esclusione produce ignoranza circa il BDS e il movimento di solidarietà con la Palestina, e promuove isteria e tribalismo, piuttosto che reale informazione.

Come sostenitori israeliani del movimento BDS, era nostro dovere partecipare alla prima conferenza ufficiale contro il BDS. Tutti gli oratori ci hanno screditato ; abbiamo assistito alla nostra demonizzazione come "antisemiti" e "fomentatori di terrore" con funzionari israeliani che proponevano "uccisioni mirate di civili" (definito eufemisticamente "eliminazioni mirate") contro gli attivisti del movimento. Va notato che questa scelta di parole è simile alla terminologia militare israeliana usata a proposito della politica illegale di esecuzione extragiudiziale di palestinesi. Anche se qui è usata la parola "civile" (piuttosto che "militare"), questa affermazione, oltre che delineare una persecuzione politica, è in pratica un incitamento alla violenza contro i sostenitori del BDS.

Per quanto riguarda un'altra menzogna allarmista, l'affermazione inavvertitamente ironica che "un sacco di soldi" sta alimentando il movimento, non è fondata nella realtà. Israele e i suoi sostenitori spendono decine di milioni di dollari statali nei loro sforzi di propaganda e di diffamazione. Al contrario, gli attivisti BDS spesso organizzano azioni dal bassocon un budget ridotto.

"Giuristi" presenti alla conferenza hanno sostenuto che il BDS "opera in violazione del diritto internazionale". Questo è un altro commento ironico. Il BDS è un movimento non violento che prende di mira le istituzioni complici dello Stato ed è al servizio della giustizia e uguaglianza per tutti ( palestinesi, ebrei e non ebrei allo stesso modo). Chi è alla ricerca di violazioni del diritto internazionale è invitato a esaminare i massacri di Israele di civili a Gaza e in Libano, il suo progetto illegale di furto di terra e di colonizzazione in Cisgiordania, la sua politica di detenzione amministrativa, demolizione di case, la sua tortura dei prigionieri politici.

Diversi relatori hanno parlato di revocare la residenza del leader del BDS, Omar Barghouti. Nessuno si è preoccupato di mettere in discussione il fatto che uno status di residenza è pari a una cittadinanza di seconda classe. Poca attenzione è stata rivolta al fatto che la revoca della cittadinanza è un atto antidemocratico (già praticato da Israele), con implicazioni per la popolazione indigena palestinese all'interno di Israele.

Per lo più mancante, ovviamente, è stato il più ampio contesto della pulizia etnica di Israele della popolazione palestinese sotto il suo regime che dura da 68 anni , che include ma non si limita alla draconiana misura burocratica di revoca della residenza e della cittadinanza.

La conferenza anti-BDS [in Israele] questa settimana è stata una grottesca esibizione di ignoranza, odio e razzismo. Israele non è riuscita a fermare il movimento BDS in crescita. Noi abbiamo intenzione di lavorare ancora di più per promuovere il BDS. Le bugie e le minacce che sono state esternate nella conferenza non fanno che sottolineare il motivo per cui il BDS è necessario per porre fine all’occupazione militare e al regime di apartheid di Israele in Palestina, e più probabilmente, dimostrano che Israele non ha la volontà di porre fine a queste atrocità.

Fonte: Boycott From Within

Traduzione di BDS Italia