Nel corso dell'ultima settimana, o giù di lì, il traffico internet sul sito Electronic Intifada è stato a livelli record. Persone da tutto il mondo sono desiderose di conoscere gli avvenimenti della Palestina, mentre l’ultimo violento attacco israeliano sul popolo della Striscia di Gaza sta mietendo sempre più vittime (un centinaio all'ultimo conteggio, ventiquattro dei quali bambini).

Molti di questi visitatori sono nuovi lettori. Una domanda risulta, tra le righe, molto ripetuta tra i lettori: "Cosa possiamo fare?" Dal 2005, la società civile palestinese ha invitato in modo unito al boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele. Il movimento BDS è cresciuto costantemente da allora. Per i cittadini di tutto il mondo preoccupati in queste ore: questo è ciò che si può fare.

Mercoledì scorso, una tappa importante nella crescita del movimento in Australia è stato raggiunto, con il superamento di un ostacolo legale.

Strategia a prova di bomba

Un caso legale anti-BDS portato davanti alla Corte australiana ad Ottobre da un gruppo israeliano ha avuto una brusca fine e l’accademico che era stato preso di mira ha dichiarato ieri vittoria. Shurat HaDin, il cosiddetto Centro Legale Israeliano, ha gettato la spugna.

Jake Lynch, professore associato presso l'Università di Sydney ha riferito al telefono dall'Australia a The Electronic Intifada che questo significava ore che "la politica [BDS] che abbiamo adottato fin dall’inizio è effettivamente a prova di bomba in un tribunale legale.”

Lynch ha spiegato la strategia del boicottaggio accademico “di negare la collaborazione di sistemi di borse di studio che rappresentano legami istituzionali tra la nostra università e queste due università israeliane, e che pertanto ci rendono [Sydney University] complici indiretti dell'occupazione.”

Come specificato in un esauriente recente articolo sul caso da Kim Bullimore su Electronic Intifada, Lynch si era rifiutato di approvare la domanda per una borsa di studio da Dan Avnon della Hebrew University, citando gli attuali collegamenti di quest'ultima con l'industria degli armamenti israeliana.

Shurat HaDin lo portò davanti alla Corte Federale australiana, sostenendo che questa posizione era motivata da razzismo contro gli ebrei. Ma nel mese di Aprile, la Corte ha eliminato gran parte del contenuto del caso.

 

Shuarat HaDin: il delegato del Mossad per la “guerra legale”

Come ho scritto per Electronic Intifada lo scorso anno, c’è più di una cosa di Shurat HaDin che può immediatamente saltare all’occhio.

Nonostante la sua auto-rappresentazione come coraggioso gruppo di avvocati indipendenti che “mettono il terrore in bancarotta – una querela alla volta,” il gruppo ha de facto profondi legami con le istituzioni militari e di intelligence israeliane.

Una nota del Dipartimento di Stato americano pubblicata da Wikileaks ha mostrato  che il leader del gruppo Nitsana Darshan-Leitner ha ammesso di prendere istruzioni dal Mossad, l'agenzia di spionaggio internazionale d'Israele, nota per gli sporchi trucchi e le campagne di assassinii di attivisti, leader politici e combattenti palestinesi.

Shurat HaDin è stato pesantemente coinvolto nella strategia di Israele di usare le Corti legali in tutto il globo per scoraggiare i critici di Israele” – strategia chiamata “guerra legale.”

Lynch ha detto che il caso era “tornato indietro come un boomerang” a Shurat HaDin; caso contro cui anche l’establishment pro-Israele in Australia si era espresso. “Quello che era accaduto poco prima che questo caso saltasse fuori, è che [Shurat HaDin] aveva fatto un tour per promuovere la Dichiarazione di Londra Contro l'Antisemitismo", ha spiegato Lynch.

La dichiarazione “equiparava l’attivismo BDS all'antisemitismo,” ha detto Lynch. “Hanno fatto una sorta di campagna maccartista dove hanno preso tutti i leader politici dei principali partiti che possono mettere pressione al governo per firmare [la Dichiarazione di Londra, ndt] ... il che è stato considerato come un buon risultato per loro.”

“Ma abbiamo effettivamente annullato il loro lavoro e abbiamo rimesso il BDS in un ambiente dove ha la discussione seria che si merita,” ha detto. “Le persone che sostengono [il BDS] ora hanno il diritto di essere ascoltati e non demonizzati o respinti.”

In una dichiarazione alla stampa, Lynch ha detto che il crollo finale del caso contro di lui rappresentava una “completa rivendicazione per la posizione di principio che ho preso nella lotta contro un attacco spregevole alla libertà politica in Australia.”

 

Ancora più BDS all’orizzonte

Parlando ad Electronic Intifada, Lynch ha detto che in Australia, con gli ostacoli legali ora superati, crescerà il sostegno al boicottaggio accademico di Israele: “Una delle preoccupazioni che hanno avuto le persone all’interno del distaccamento del sindacato dell’Università di Sidney, il National Tertiary Education Union, è stata riguardo le possibilità di ripercussioni legali.”

La nostra “politica dovrebbe semplicemente annullare la cooperazione con quel sistema di borse di studio [con le università israeliane] e supportare qualsiasi membro del sindacato che decide di fare così,” ha affermato Lynch. “Andrò in giro a dire alle persone che questo è ciò che facciamo. E una volta che l’avremo ottenuto, come si spera, all’interno dell’Università di Sidney, potrà essere esportato ai distaccamenti del sindacato negli altri campus delle università Australiane.”

Lynch ha detto di essere in ristrettezze economiche a causa delle spese legali e processuali sostenute. “La situazione al momento è che devo ancora andare incontro a circa 60.000 $ australiani [56.415 $ americani] di spese legali.”

Ci si aspetta che il giudice effettui la prossima settimana ordinanze su come fare per recuperare alcuni di questi costi da Shurat HaDin. Lynch ha detto al telefono che era incerto su quanto si potresse recuperare. Tuttavia, il gruppo è stato in precedenza costretto dal tribunale a sostenere spese per 100.000 dollari australiani [94,043 $ americani]. Lynch ha detto che sperava di ottenere indietro i soldi che aveva speso nella causa legale, ma che avrebbe dovuto aspettare e vedere cosa sarebbe successo.

 

L’intera dichiarazione di Jake Lynch

VITTORIA! Cade il caso di discriminazione della Shurat HaDin

Martedì 10 Luglio 2014

Il mio avvocato e l'avvocato di Shurat HaDin hanno convenuto che il procedimento di Shurat HaDin sia respinto per mancanza di approvazioni. E hanno concordato che il giudice di effettui ordinanze affinchè Shurat HaDin paghi le spese della richiesta di archiviazione del caso, e le mie spese del procedimento, che altrimenti non sarebbero soggetti alle ordinanze dei costi precedenti.

Il giudice Alan Robertson emetterà le ordinanze presso la Corte Federale di Sydney, Mercoledì 16 luglio alle 9.30.

Questa vittoria giuridica globale rappresenta una completa rivendicazione per la posizione di principio ho preso nella lotta contro un attacco spregevole alla libertà politica in Australia.

Dà il via libera a molti australiani a intraprendere la propria azione in solidarietà con la lotta palestinese per i diritti e le libertà, e siamo abbastanza fortunati da darla per scontata.

Shurat HaDin è un'agenzia straniera, con collegamenti passati da lei stessa ammessi con lo Stato di Israele, che voleva usare i tribunali australiani per soffocare il crescente movimento mondiale di attivismo politico per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni.

Il caso è iniziato con l’accusa che i sostenitori del BDS sono motivati da razzismo. Accusa che è stata accettata da molti dei leader politici australiani, a loro discredito, quando hanno firmato la cosiddetta “Dichiarazione di Londra Contro l'Antisemitismo.”

Ma il tentativo di far approvare questa accusa in tribunale si è rivelato un ponte troppo lontano. Un processo legale richiede prove e ragionamenti logici. Una volta sottoposta a quel test, l’accusa che raccoglieva consensi nei corridoi di Canberra ha immediatamente cominciato a sgretolarsi.

Ho affrontato accuse che sostengono che dovrei essere ritenuto responsabile per le decisioni di artisti, come Elvis Costello e Snoop Dogg, di non esibirsi in Israele. Non c'è mai stato uno straccio di prova per sostenere una qualsiasi di queste accuse.

Sulla questione più diretta, ovvero la richiesta che ho ricevuto dal Professor Dan Avnon di approvare la sua domanda per una borsa di studio di Sir Zelman Cowen, Shurat HaDin non riuscì a convincere né Avnon stesso, né alcun altro accademico, di unirsi alla loro azione mal concepita.

La violenza di questa settimana

La rinnovata ondata di violenza indiscriminata di Israele contro i civili palestinesi questa settimana dimostra l’urgenza di intraprendere azioni politiche per promuovere la pace al fianco della giustizia. Israele non cambierà il suo abitudinario ricorso al militarismo e all’illegalità se non viene messo sotto pressione.

Il disconoscimento da parte del governo australiano del consenso giuridico internazionale sull’occupazione del territorio palestinese mostra che questa pressione deve venire dalla società civile. Questo è la logica del BDS, come gesto simbolico di solidarietà.

Questa vittoria legale per me, e per migliaia di sostenitori che hanno resistito con me e contribuito alla mia causa, rappresenta sia un'opportunità e una sfida. Qualcuno deve proporre un cambiamento. Se non noi, chi? Se non ora, quando?

Il caso ha dato nascita alla creazione di due importanti gruppi per affrontare la situazione: Australiani per il BDS: http://australiansforbds.wordpress.com/

E all’interno dell’Università di Sidney, Sydney Staff for BDS: http://sydneystaff4bds.org/

Ringraziamenti

Vorrei ringraziare il mio avvocato, Yves Hazan di Hazan Hollander, per la brillantezza con cui ha concettualizzato, sviluppato e discusso il mio caso – e anche per la sua pazienza e la considerazione nello spiegare i principi giuridici nelle nostre discussioni sul caso.

Ringrazio anche Vostro Onore, Giudice Alan Robertson, per la correttezza e il rigore con cui ha condotto questi procedimenti. Il popolo australiano può essere orgoglioso della sua Corte Federale.

 

 

 

Fonte: electronicintifada.net

Traduzione: BDS Italia