Gli attivisti in solidarietà con la Palestina nel Regno Unito hanno gridato vittoria Lunedì, quando il Consiglio Esecutivo Nazionale (NEC) del Sindacato Nazionale Studentesco (NUS) ha votato l’approvazione di una mozione in solidarietà con la Palestine, e per un embargo delle armi contro Israele.

La mozione del NEC ha condannato il letale assalto di Israele in corso e il blocco della Striscia di Gaza.

Ha anche invitato i membri del NUS, che calcola sette milioni di student, a boicottare “le corporazioni complici del finanziamento e dell’aiuto all’apparato militare israeliano, G4S e Hewlett Packard incluse.”

Questa rappresenta un’espansione della già esistente politica del NUS a sostegno del movimento BDS, che decise di “fornire informazioni e risorse per sostenere associazioni e organizzazioni studentesche che lottano per il boicottaggio e il disinvestimento delle società individuate come sostenitrici di Israele materialmente, economicamente, militarmente, e/o ad coadiuvanti nel mantenimento degli insediamenti illegali israeliani.”

Una delle principali attiviste del NUS che ha spinto per la mozione sul BDS è stata Malaka Mohammed, studentessa di Gaza che attualmente sta studiando giurisprudenza a Sheffield. Malaka è un'attivista BDS a Gaza, e collaboratrice occasionale di The Electronic Intifada.

 

Aaron Kiely, membro del NEC ed ex funzionario del sindacato Black Students, ha affermato su Facebook: il voto è stato “storico” e simboleggia che “Black Students e, più in generale, la sinistra stanno facendo grossi passi in avanti all’interno del movimento studentesco.”

Kiely sta incoraggiando gli studenti del Regno Unito ad aggiungere i loro nominative ad un altro comunicato contro Israele, sul sito web della Palestine Solidarity Campaign.

 

Risoluzione completa

Mozione ed emendamento: condanna alla punizione collettiva e alle uccisioni in Gaza

Da discutere e votare al NEC NUS Lunedì 4 Agosto 2014.

NEC ritiene che:

  1. Nel mentre della stesura di questa mozione, circa 170 palestinesi sono stati uccisi da bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza come parte dell’operazione “Margine Protettivo”, la maggior parte dei quali civili, ed Israele ha avvertito che altri attacchi sono in programma.
  2. Molte delle morti palestinesi sono state il risultato dal deliberato bombardamento di Israele delle loro case, azione che è stata condannata come illegale dall’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem. Sabato 13 Luglio, 21 persone sono state uccise quando Israele ha bombardato la casa di un funzionario di polizia palestinese. Altri obiettivi hanno incluso case di cura speciali, parchi ed istituti di beneficienza.
  3. Questi ultimi attacchi vanno fatti rientrare nel contesto della popolazione della Striscia di Gaza, soggetta ad un blocco che il Direttore delle Operazioni dell’UNRWA ha descritto come un “assedio medievale” e come un “campo di prigionia” dal Primo Ministro David Cameron.
  4. Il blocco israeliano è stato descritto come una “punizione collettiva imposta in chiara violazione degli obblighi di Israele sotto il diritto umanitario internazionale” dal Comitato Internazionale della Croce Rossa.
  5. A causa degli effetti a lungo termine del blocco e del recente assalto, Gaza è criticamente a corto di rifornimenti elettrici e medici, aggravando così ancora di più la crisi umanitaria.
  6. Israele ha votato per ignorare la pressione internazionale e continuare l’escalation, mentre il governo palestinese ha fatto appello alla comunità internazionale affinchè prenda “seri provvedimenti” per porre fine alle violazioni di Israele.
  7. Una serie di manifestazione di massa contro gli attacchi israeliani ha avuto luogo per tutto il Regno Unito, inclusa una manifestazione con più di 10.000 persone a Londra.

Il NEC decide di:

  1. Condannare gli attacchi di Israele su Gaza e sostenere gli appelli per un immediate “cessato il fuoco”.
  2. Condannare il blocco della Striscia di Gaza e supportare le campagne che ne vogliono la sospensione, in conformità col diritto internazionale.
  3. Continuare a supportare la già esistente politica del NUS riguardo compagnie come Veolia o Eden Springs che sono state identificate come complici degli abusi dei diritti umani in Israele/Palestina

Emendamenti aggiunti:

  1. Entro due settimane dal lancio dell’Operazione “MArgine Protettivo”, l’esercito israeliano ha ucciso più di 630 palestinesi, feritone più di 3.800 e dislocatone più di 118.000, con l’80% delle vittime che risultano essere civili.
  2. L’esercito israeliano è accusato di aver usato armi illegali, inclusi fosforo bianco e armi DIME (Dense Inert Metal Explosive), su una delle più densamente popolate aree del mondo, prendendo principalmente di mira i civili.
  3. Questo disprezzo per i diritti umani e il diritto internazionale si abbina consistentemente con la condotta di Israele durante i precedenti assalti a Gaza, incluse le operazioni Piombo Fuso del 2008/09 e Colonna di Difesa del 2012.
  4. Il vasto finanziamento e l’aiuto militare ad Israele dai paesi occidentali aiutano la continuazione degli abusi israeliani e allevia la pressione finanziaria della guerra; il governo britannico facilita anche il commercio di armi pesanti e la cooperazione con Israele, segnalando la sua complicità in questo e nei precedenti massacri.
  5. Sarebbe naive appellarsi all’establishment politico israeliano su basi puramente morali, con i leader politici di Israele che invocano il genocidio, la pulizia etnica e crimini di guerra contro i palestinesi.
  6. Con il governo britannico non intenzionato neanche a condannare Israele per il suo assalto, è ora incombente esercitare pressione economica e politica sulle istituzioni pubbliche e civili per convincere Israele ad attenersi al rispetto del diritto internazionale.
  7. Dal lancio dell’assalto, altri paesi hanno agito in maniera significativa, come il Cile che ha sospeso I colloqui commerciali con Israele.
  8. Esistono precedenti per fare leva finanziaria contro i crimini israeliani, con più di 12 paesi europei che recentemente hanno seguito quanto fatto precedentemente dal Regno Unito, pubblicando avvertimenti espliciti agli investitori sull’intraprendere attività affaristiche con gli insediamenti israeliani, a causa della loro violazione del diritto internazionale.
  9. Il NUS ha precedentemente affermato la propria opposizione alle compagnie complici degli abusi dei diritti umani in Israele/Palestina come aventi un impatto negative sulle possibilità di raggiungimento di una situazione giusta e sostenibile.
  10. Le campagne NUS Black Students, NUS London e NUS Scotland hanno votato il loro supporto al Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro le compagnie e I prodotti che supportano l’aggressione e l’occupazione di Israele.

Decisioni aggiuntive:

  1. Chiedere al governo inglese di condannare l’attuale assalto di Israele su Gaza, terminare gli aiuti e i finanziamenti di Israele, imporre un embargo militare contro Israele ed esigere che un “cessate il fuoco” concordato tra legittimi rappresentanti israeliani e palestinesi.
  2. Lanciare un appello ai nostri membri per boicottare le compagnie e le corporazioni complici del finanziamento e dell’aiuto all’esercito israeliano, incluse G4S e Hewlett Packard.
  3. Fornire informazioni e risorse per sostenere i sindacati e le organizzazioni studentesche che si attivano per il boicottaggio e il disinvestimento dalle compagnie riconosciute supportare Israele materialmente, economicamente, militarmente e/o aiutare il mantenimento degli insediamenti illegali israeliani.
  4. Effettuare un controllo dei servizi, prodotti e dipartimenti del NUS per assicurarsi che, per quanto possibile, non impieghino o lavorino con compagnie identificate come coadiuvanti della capacità militare di Israele, degli abusi dei diritti umani o delle attività degli insediamenti illegali, e lavorare attivamente per scindere i legami con coloro lo siano.

 

 

 

 

 

Fonte: electronicintifada.net

Traduzione: BDS Italia