Sono stati istituiti laboratori di neurologia, di energia solare, di fisica  e di scienze della salute

In Israele sono stati istituiti, o sono attualmente in corso di istituzione, diversi laboratori congiunti per gli istituti di ricerca israeliani e italiani. I laboratori ricevono finanziamenti da entrambi i paesi. Sono di proprietà comune e ricercatori israeliani e italiani vi lavorano insieme sotto l'egida dei due paesi.

Nei laboratori vengono portate avanti ricerche considerate prioritarie  e che riguardano settori in cui entrambi i  paesi sono considerati avanzati. A Tel Aviv, è stato istituito un laboratorio di ricerca  di neurologia, a Sde Boker un laboratorio solare,  presso la Ben Gurion University un laboratorio di scienze della salute e presso l'Istituto Weizman un laboratorio di fisica. E’ presente anche un laboratorio spaziale. Sia l’Italia che Israele hanno sovvenzionato Il laboratorio di Tel Aviv con  oltre  € 500.000 Euro, anche Unione Europea  ha partecipato alla sua istituzione– il che dimostra che il concetto ha avuto successo.

I laboratori sono uno dei progetti inclusi nell’Accordo di cooperazione Israele-Italia per la ricerca e la tecnologia. Israele e Italia hanno già stanziato € 3.000.000 ciascuno per il progetto ed il Comitato per la Pianificazione e il Budget del Consiglio di Israele per l'Istruzione Superiore ha stanziato ulteriori € 3.000.000, portando il bilancio annuale a un totale di € 9.000.000.

"Pensiamo che Italia e Israele siano in grande sintonia. Israele ha l'innovazione, un’ottima istruzione superiore e anche finanziamenti esteri. L'Italia ha l'innovazione, la scienza e anche la produzione e l'accesso al mercato europeo e al mondo intero", ha detto l'ex addetto scientifico italiano presso l'ambasciata italiana Stefano Boccaletti. "In Italia c’è una situazione particolare data dalla presenza di un buon numero di piccole e medie imprese, a conduzione familiare e non, che sono adatte alle dimensioni delle imprese israeliane. Inoltre, gli italiani e gli israeliani sono due popoli che vivono nel disordine, in questo siamo simili".

L’accordo di cooperazione offre ulteriori strumenti di finanziamento. Infatti, il progetto  di cooperazione industriale, per esempio, collega una società in Israele con una società o un’istituzione accademica in Italia. Il programma, della durata di 12-24 mesi, ha lo scopo di finanziare lo sviluppo preindustriale di nuovi prodotti. Se un prodotto ha successo, le parti che hanno messo i soldi ricevono royalties.

Nell’Accordo di cooperazione una voce importante è la ricerca di base. Quest'anno saranno accettate le proposte nei settori della ricerca cibernetica, dell'acqua e del trattamento dei terreni e della medicina personalizzata. I progetti saranno finanziati con 50.000 dollari e dovranno raccogliere la stessa entità da finanziamenti supplementari. La decisione di includere l'acqua e la terra nel programma è legata al fatto che questi sono i temi di Expo 2015, che si terrà quest’anno a Milano dove si aspettano 20 milioni di visitatori. In questo caso, sarà l’attrice Moran Atias, presentatrice del padiglione Israele a Expo, a fare da collegamento Israele-Italia.

Inoltre, il settore commerciale italiano parteciperà in Israele a 10 eventi che riuniscono esperti israeliani e italiani, porterà in Israele delegazioni ad eventi come la Israel Business Conference, Agrivest, e DLD. "La collaborazione tra Israele e l'Italia consentirà a entrambi i paesi di competere in alcuni settori con paesi più grandi che hanno gruppi di ricerca ben finanziati", ha detto Boccaletti.

Fonte: Globes

Traduzione di BDS Italia