Manca di verità la dichiarazione della Confederazione Israeliana del Brasile (Conib), quando dice in nota che la campgna contro l’apartheid israeliana è opera di “gruppi di odio che predicano il boicottaggio cieco a Israele”, che Caetano Veloso ha “ceduto” alla supposta “onda antisemita” e che “si finge cieco di fronte all’incitazione al terrorismo e all’odio contro gli ebrei”. La nota parla anche di “negoziazioni di pace” e “causa di pace” come se fosse quel che il governo israeliano nella figura del primo ministro Benjamin Netanyahu cerca.

La CONIB omette il fatto che Netanyahu costruisce ogni giorno di più colonie israeliane in territorio palestinese, e che ha nel suo entourage figure come la segretaria della giustizia Ayelet Shaked, che su Facebook incita apertamente al genocidio palestinese e chiama le madri palestinesi “piccole serpi”.

La CONIB ignora anche che nel 2012, durante l’Operazione Pilastro di Difesa, dove bombardieri israeliani fecero vittime tra i civili palestinesi nella Striscia di Gaza, l’allora ministro dell’Interno Eli Yishai disse che le forze di Israele dovevano mandare Gaza indietro al medioevo.

Curioso che la CONIB menzioni la “incitazione al terrorismo” in questa nota, ma che abbia anche dimenticato che lo stato di Israele è stato imposto agli arabi attraverso azioni violente di organizzazioni terroriste israeliane come Haganah, Stern Gang e Irgun, quest’ultima anche responsabile di un camion bomba contro l’hotel King David a Gerusalemme nell 1946.

La nota della CONIB afferma anche che Caetano Veloso ha voluto vedere “solo un lato della questione”. Se questo lato è quello dei palestinesi, allora Veloso ha fatto molto bene, perché è il lato più debole, è il lato che ha le sue case demolite per la costruzione degli insediamenti israeliani, il lato di chi ha il suo diritto di andare e venire circondato da innumerevoli checkpoint, il lato di chi ha i suoi bambini e giovani fucilati nelle strade o arrestati dalla macchina di repressione israeliana.

Israele ha dalla sua parte gli Stati Uniti, che all’Onu impediscono qualsiasi sanzione contro le innumerevoli violazioni dei diritti umani, abbondantemente documentate anche da ONG israeliane. Israele ha forze aeree, navali, terrestri, armi nucleari, milioni di dollari da Washignton. E i palestinesi, cos’hanno? Chi li appoggia in questo conflitto impari?

Pertanto, la campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) è più che giusta. Ha funzionato contro l’apartheid sudafricana, funziona contro quella israeliana, tanto che le organizzazioni come il CONIB, che sono cinte di trasmissione della politica israeliana in Brasile , accusano la campagna di boicottaggio di “antisemitismo”, in un tentativo di criminalizzare l’iniziativa.

Caetano Veloso e Gilberto Gil non dovevano, in primo luogo, fare quel concerto in Israele. Furono innumerevoli gli appelli, incluso il mio. Ma in ogni modo, se il viaggio in Cisgiordania ha fatto in modo che Caetano Veloso aprisse gli occhi sulle atrocità del regime israeliano, meno male, meglio tardi che mai, e che ancor più artisti si aggiungano al coro di quelli che difendono l’auto-determinazione del popolo palestinese.

Fonte: Pagina Facebook di Carlos Latuff

Traduzione di Clelia Pinto per il Resto del Carlinho Utopia