Gli studiosi affermano che non accetteranno inviti a visitare le istituzioni accademiche israeliane e non parteciperanno a conferenze da esse organizzate o finanziate.

 Con una dichiarazione rilasciata martedì scorso, più di 200 studiosi sudafricani si sono impegnati a sostenere il boicottaggio accademico di Israele. Gli studiosi hanno affermato che non accetteranno inviti a visitare le istituzioni accademiche israeliane e non parteciperanno a conferenze da esse organizzate o finanziate. Tuttavia continueranno a collaborare con i colleghi israeliani singolarmente, se condividono l’impegno a favore dei palestinesi, come indicato nella dichiarazione. "Manterremo questa posizione fino a che lo Stato di Israele non si conformerà al diritto internazionale e non rispetterà i principi universali dei diritti umani", afferma la nota.

Il gruppo, che comprende docenti universitari e studiosi di istituti di ricerca e think tank, sostiene di essere "profondamente turbato dall'occupazione illegale israeliana della terre palestinesi, dalle intollerabili violazioni dei diritti umani che essa infligge a tutti i settori del popolo palestinese, e dalla sua evidente determinazione di resistere a qualsiasi soluzione fattibile".

Nella sua dichiarazione, il gruppo si associa alle recenti iniziative di 600 accademici nel Regno Unito e 120 accademici irlandesi.

Fonte: Haaretz

Traduzione di Angelo Stefanini