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Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

La guerra a Gaza ha portato ad una grave crisi nelle relazioni di Israele con l'America Latina. I ministri degli Esteri del Cile e del Perù hanno annunciato che stanno richiamando i loro ambasciatori da Tel Aviv, per consultazioni per protestare contro l'operazione di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza.

Queste mosse arrivano sulla scia di quanto fatto da Brasile ed Ecuador, che ha annunciato la settimana scorsa che stavano richiamando i loro inviati.

Il Ministero degli Affari Esteri cileno a Santiago ha affermato in una dichiarazione: "Data l'escalation delle operazioni militari israeliane a Gaza, il governo del Cile, in coordinamento con gli altri [governi, ndt] della nostra regione, ha deciso di richiamare in consultazione a Santiago l’Ambasciatore del Cile a Tel Aviv, Jorge Montero.”

"Il Cile prende atto con grande preoccupazione e sgomento che tali operazioni militari, che in questa fase di sviluppo sono soggette a una punizione collettiva contro la popolazione civile palestinese a Gaza, non rispettano le norme fondamentali del diritto internazionale umanitario.”

Il ministero degli Esteri cileno ha sottolineato gli oltre 1.000 palestinesi uccisi, tra cui donne e bambini durante l'operazione di protezione Riva, che ha continuato per un giorno 22 il Martedì. La dichiarazione ha anche preso atto attacchi di Israele "a scuole e ospedali."

La dichiarazione ha condannato il lancio di razzi da parte di Hamas contro i civili in Israele, ma ha detto che “la scala e l'intensità delle operazioni israeliane a Gaza violano il principio di proporzionalità nell'uso della forza, un requisito essenziale per giustificare l'auto-difesa.” La dichiarazione chiede anche "la fine immediata delle ostilità" a Gaza.

A Lima, il Ministero degli Affari Esteri peruviano ha pubblicato una dichiarazione di condanna simile all’operazione israeliana a Gaza.

 

 

 

 

 

Fonte: haaretz.com

Traduzione: BDS Italia