LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

di Ali Abunimah

In un ribaltamento straordinario, Jeremy Corbyn è stato eletto alla guida del partito del Labour nel Regno Unito.

Questo parlamentare di sinistra di lungo corso, sostenitore dichiarato dei diritti dei Palestinesi, ha preso quasi il 60 per cento dei voti, battendo i candidati dell’establishment Yvette Cooper, Andy Burnham e Liz Kendall.

L'ex primo ministro britannico Tony Blair aveva avvisato che il partito avrebbe rischiato “l’annientamento” se avesse vinto Corbyn.

Questo non ha dissuaso le oltre 250 000 persone che hanno votato a favore di Corbyn nel corso della primissima elezione interna al partito basata sul sistema una persona, un voto.

Il nuovo sistema ha permesso ai membri del pubblico di iscriversi come sostenitori registrati con un pagamento simbolico di £ 3,00, in aggiunta ai membri regolari del partito che versano regolarmente la quota d’iscrizione e ai sostenitori affiliati (principalmente membri del sindacato). Corbyn ha vinto in tutti e tre i settori del partito. 

I precedenti leader del partito sono stati scelti da un collegio elettorale che dava maggiore peso ai voti di parlamentari e sindacati.

In un discorso in cui ha celebrato la vittoria a Londra davanti a una folla in estasi, Corbyn ha ricordato i temi principali della sua campagna: solidarietà sociale ed eliminazione della povertà nel paese e sostegno della pace all’estero.

Corbyn ha dichiarato che la sua prima azione come leader sarà la partecipazione a una manifestazione a Londra per sostenere i rifugiati che arrivano in Europa e trovano spesso un’accoglienza fredda e crudele da parte dei governi europei.

“Dobbiamo affrontare la crisi dei rifugiati con umanità, sostegno, aiuto e compassione” ha detto Corbyn, “ma consapevoli che l’andare in guerra genera rancore e problemi.”

La storia del Labour si è macchiata con la decisione di Blair di portare il Regno Unito in guerra contro l’Iraq nel 2003, però Corbyn ha lanciato un segnale deciso in un’altra direzione.

“Dobbiamo essere una forza di cambiamento nel mondo, una forza per l’umanità nel mondo, una forza per la pace nel mondo,” ha aggiunto il nuovo leader.

La lobby israeliana getta fango

Il supporto di Corbyn alla causa palestinese preoccupa Israele. Per esempio, in un articolo sulla sua vittoria pubblicato su Haaretz, il nuovo leader del Labour è descritto come un “sostenitore prezzolato di qualsiasi causa alla moda della sinistra radicale” e anche, falsamente, come uno che offre “un supporto incondizionato a tutti quelli che negano l’olocausto e lanciano l’accusa del sangue - a patto che siano pro-Palestinesi”.

Durante la campagna durata mesi, i gruppi pro-Israeliani hanno fatto uno sforzo straordinario per macchiare la figura di Corbyn con l’accusa di essere un fanatico anti-ebreo, a dispetto del fatto che partecipa a campagne antirazziste da anni.

Come dimostrato da Asa Winstanley di Electronic Intifada, questi attacchi infondati e insultanti, sono dovuti alla lunga storia di attivismo a favore della solidarietà con la Palestina di Corbyn.

Supporto a favore della Palestina

Non è difficile capire perché Israele e i suoi sostenitori sono molto infastiditi dalla vittoria di Corbyn.

E’ uno sponsor della Campagna di Solidarietà con la Palestina e un difensore attivo dei diritti dei Palestinesi.

In un’intervista esclusiva a Electronic Intifada il mese scorso, Corbyn ha sostenuto elementi chiave della campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele e ha lanciato un appello per un embargo sulle armi in entrambe le direzioni.

Ha aggiunto che le università israeliane coinvolte nella ricerca sugli armamenti dovrebbero essere boicottate.

Corbyn ha raccontato a Electronic Intifada che il suo coinvolgimento nel movimento è iniziato dopo il suo ingresso in Parlamento nel 1983. Ha visitato la Palestina nove volte e anche i campi profughi in Libano e in Siria.

Il leader del Labour Party ha insisto sul fatto che il diritto al ritorno dei Palestinesi è “la chiave” della soluzione e ha detto che i negoziati dovrebbero includere anche l’organizzazione palestinese Hamas e quella libanese Hezbollah.

Parla con una chiarezza probabilmente ineguagliata dai leader di qualsiasi grande partito in Europa.

La vittoria di Corbyn dimostra come il supporto alla causa palestinese nel Regno Unito sia diventato una tendenza dominante.

Fonte: The Electronic Intifada 

Traduzione di BDS Bologna