LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

di Charlotte Silver  

Un funzionario a Berkeley è stata licenziata per aver proposto una risoluzione che chiedeva il disinvestimento da aziende internazionali e israeliane che traggono profitto dall'occupazione dei territori palestinesi.

Cheryl Davila, membro della Human Welfare and Community Action Commission, nella più famosa città liberale della California del Nord, è stata informata mercoledì che era stata licenziata pochi istanti prima che l’organismo si riunisse per il dibattito e il voto sulla risoluzione.

Dopo una accesa discussione in una sala affollata da circa 100 membri della comunità, la maggior parte dei quali favorevoli alla misura, la risoluzione non è riuscita a passare al consiglio comunale.

Davila, che era stata designata alla commissione dall’ assessore Darryl Moore nel 2009, ha detto a The Electronic Intifada che aveva deciso di redigere la risoluzione di disinvestimento dopo l'attacco israeliano a Gaza del luglio-agosto 2014, che ha ucciso più di 2.200 palestinesi.

“Agitazione”

Ma la notte prima che la risoluzione fosse messa ai voti, e quasi un anno dopo che era stato proposta, Moore ha chiamato Davila per cercare di convincerla a ritirarla.

A quanto Davila ha riferito Moore le ha detto di aver ricevuto telefonate da persone scontente per la risoluzione, e che lei averbbe dovuto informarlo prima di proporre qualcosa di “controverso” .

La commissaria ha detto a The Electronic Intifada che questa era la prima volta che Moore la contattava per il suo lavoro nella commissione, il cui ruolo presso il consiglio comunale è di consultazione in materia di assistenza sociale.

Scioccata dalla chiamata, ha immediatamente scritto degli appunti su quello che Moore aveva detto : che era "deluso" di lei e che la risoluzione avrebbe causato "agitazione" nella città. Lei ha risposto che sarebbe stato imbarazzante ritirare la risoluzione, che era già in attesa di delibera da ottobre.

Ha ricordato che Moore ha chiuso la conversazione dicendo: "tu fai ciò che devi, ed io faccio quello che devo io."

Darryl Moore non ha risposto a una richiesta di commento.

Ma solo nel momento in cui Davila è arrivata per partecipare alla riunione mensile della commissione, la notte seguente, 16 settembre, è stata informata da un dipendente della città che era stata licenziata e che non avrebbe potutto partecipare al dibattito sulla sua risoluzione.

Contributi della Comunità

I residenti di Berkeley e i membri della comunità che hanno sostenuto la risoluzione hanno riempito la sala riunioni, come dimostrano le immagini nei tweet del sindacalista Kumars Salehi. Davila ha redatto la risoluzione con Noah Sochet, l'ex presidente della Commissione Giustizia e Pace di Berkeley, e Carol Sanders, un’avvocatessa e membro di Jewish Voice for Peace (JVP).

Hanno scritto la risoluzione con il contributo di gruppi come l’Arab Resource and Organizing Center (AROC) e Palestine Legal.

Se fosse stata adottata, la risoluzione avrebbe sollecitato la città a disinvestire da tutte le società "che partecipano alle continue violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale nei Territori palestinesi occupati." E avrebbe inserito il regime militare di Israele nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza nell’elenco di "Stati oppressivi", una denominazione che innesca un boicottaggio da parte della città di Berkeley.

"Alza la voce"

Davila è stata la prima a parlare nella fase della consultazione pubblica, quando ha annunciato per la prima volta che era stata licenziata a seguito della risoluzione. "Mi auguro che tutti voi andrete avanti, e che non vi farete intimidire - ha detto - visibilmente scossa. Coloro che hanno parlato dopo Davila hanno espresso indignazione per il suo licenziamento e hanno invitato la Commissione a portare avanti la risoluzione di disinvestimento nel Consiglio comunale. Hatem Bazian, docente presso l'Università della California, Berkeley, e presidente dei Musulmani americani per la Palestina, ha criticato il licenziamento di Davila.

"È ora per noi di alzare la voce. E farlo ora. Basta col mettere a tacere ognuno di noi su questo tema", ha detto Bazian.

Tra gli altri intervenuti a favore della risoluzione, c’erano un anziano pastore di una chiesa metodista che per lungo tempo ha servito la comunità giapponese-americana, Lara Kiswani di AROC e diversi membri di Jewish Voice for Peace.

Solo tre persone presenti sono intervenute contro la risoluzione.

"Investimento positivo"

Mentre diversi commissari erano fortemente a favore della risoluzione, non si è riusciti a raccogliere i sei voti necessari su 11 membri per farla approvare.Oltre a Davila, che era stata appena licenziata, altri due commissari erano assenti e non hanno partecipato al voto. Il presidente della Commissione Praveen Sood ha proposto di inserire nel testo della risoluzione l’investimento positivo e l‘attivismo degli azionisti.

Ma molti presenti hanno visto questo come un tentativo di annacquare la risoluzione.

Alcuni tra il pubblico hanno sollecitato la Commissione a votare la risoluzione così com’era, a prendere posizione in solidarietà con Davila e a non piegarsi alle intimidazioni a cui era stata sottoposta.

Alla fine, la commissione ha votato per continuare a lavorare sul testo della risoluzione, di incorporare i suggerimenti di Sood e riportarla alla prossima riunione.

Un membro del pubblico ha preso la parola dicendo: "Questa è una risoluzione completamente diversa da quella che Davila ha proposto."

Mentre Sood insisteva che stava portando avanti la risoluzione di Davila, c'era un senso palpabile di delusione tra tanti mentre lasciavano la sala.

Fonte: Electronic Intifada 

Traduzione di BDS Pisa