LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicato della Palestine Solidarity Campaign UK

I piani dei Conservatori mettono a rischio democrazia locale e libertà politica. Vieterebbero al governo locale di prendere decisioni indipendenti e etiche per quanto riguarda acquisti e investimenti

Il Partito Conservatore britannico ha annunciato l'intenzione di vietare ai consigli locali di adottare politiche di acquisto etico e disinvestimento da aziende complici con l'occupazione e gli insediamenti di Israele, e dalle aziende di armi nel Regno Unito.

I piani sono stati annunciati in un comunicato stampa inviato sabato 3 ottobre, alla vigilia della Conferenza del Partito Conservatore. Sono stati lanciati da Greg Clark, Segretario di Stato per le Comunità e i Governi Locali, con il sostegno di Matteo Hancock, Ministro per l'Ufficio di Gabinetto.

Il comunicato stampa ha annunciato il piano per modificare il Regime Pensionistico del Governo Locale con l'affermazione che il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) dovrebbero essere utilizzati solo nel caso in cui siano state messe in atto formali sanzioni legali, embarghi e restrizioni da parte del governo. La Politica di Approvvigionamento dell'Ufficio di Gabinetto informa analogamente i consigli locali del fatto 'che il boicottaggio nella politica di approvvigionamento è inappropriato, quando applicato al di fuori di formali sanzioni legali, embarghi e restrizioni messi in atto da parte del governo.'

Le misure proposte sono in contrasto con il parere attuale del governo per gli affari con gli insediamenti israeliani. Sul sito dell' Ufficio Esteri (FCO) si trova un avviso per le imprese in materia di attività di insediamento:

"[Ci] sono quindi rischi evidenti relativi alle attività economiche e finanziarie negli insediamenti, e noi non incoraggiamo o offriamo supporto a tali attività. Le transazioni finanziarie, investimenti, acquisti, appalti e altre attività economiche (tra cui servizi come il turismo) in insediamenti israeliani o che procurano benefici agli insediamenti israeliani, comportano rischi giuridici ed economici derivanti dal fatto che gli insediamenti israeliani, secondo il diritto internazionale, sono costruiti sulla terra occupata e non sono riconosciuti come una parte legittima del territorio di Israele. Ciò può risultare da controversie legali che riguardano la terra, l'acqua, i minerali o altre risorse naturali che potrebbero essere oggetto di acquisto o di investimento ".

Gli attivisti hanno reagito con rabbia e incredulità a questo attacco alla democrazia locale e alle libertà politiche dei militanti.

"Queste proposte per limitare decisioni etiche a livello locale sono una risposta autoritaria dovuta alla sorprendente crescita nel Regno Unito di un movimento per la pace e la giustizia per la Palestina. Gli ultimi dati mostrano quanto sia diventato influente il movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni.

Le misure proposte sono un modo profondamente antidemocratico di minare la politica estera del Regno Unito e il diritto internazionale. Annunciare tali proposte alla vigilia della Conferenza del Partito Conservatore, sotto la parvenza di un attacco alla leadership laburista, è tipico manovra da partito politico.

E' in contrasto con la stessa politica di lunga data del Governo, in linea con il diritto internazionale, che sostiene che gli insediamenti sono illegali. E' inoltre in contrasto con le avvertenze dell'Ufficio Esteri del Regno Unito (FCO) per le imprese sui rischi finanziari, legali e per la reputazione il lavorare nei o con gli insediamenti illegali di Israele. E' incredibile pensare che la politica estera del Regno Unito possa essere invalidata dall'alto in questo modo.

Forzare i consigli a mettere i grandi interessi economici davanti a etica e diritto internazionale non è solo pratica rischiosa e nociva, si tratta di una grave interferenza nella democrazia locale e del tutto ingiusta.

Le aziende che traggono profitto dall'occupazione e dagli insediamenti di Israele sono state giustamente sempre più sotto esame minuzioso. Sono soggette a pressioni perché prendano una posizione etica e mettano fine alla loro complicità; e la pressione sta montando contro le fabbriche di armi che traggono profitto da crimini di guerra che causano la morte e la distruzione di uomini, donne e bambini palestinesi. Piuttosto che tentare di bloccare questa ondata di sostegno per i diritti umani, i governi, compreso il nostro (quello inglese. n.d.t.), dovrebbero agire per difendere i diritti umani e il diritto internazionale.

Palestine Solidarity Campaign lotterà contro questa proposta politica profondamente antidemocratica e regressiva ".

Fonte: Palestine Solidarity Campaign UK

Traduzione di BDS Italia