L'Associazione degli Ordini degli Avvocati Palestinesi e la Federazione Palestinese dei Sindacati dei Professori e dei Lavoratori Universitari (PFUUPE) chiedono alla Società Europea di Diritto Internazionale di spostare il suo prossimo forum di ricerca fuori da Israele

 Cari Membri della Commissione Europea di Diritto Internazionale,

Stiamo scrivendo dall'Associazione degli Ordini degli Avvocati Palestinesi, che rappresenta 10.300 avvocati, e dalla Federazione Palestinese dei Sindacati dei Professori e dei Lavoratori Universitari (PFUUPE) , che rappresenta più di 6000 impiegati universitari palestinesi presso 13 istituti di istruzione superiore nei territori palestinesi occupati, per chiedervi di spostare il Forum di Ricerca della Società Europea di Diritto Internazionale (ESIL), previsto presso l'Università Ebraica, al di fuori di Israele.

Siamo, francamente, scioccati dal fatto che l’ESIL, un'organizzazione impegnata nello studio e nella promozione del diritto internazionale, prenda in considerazione la possibilità di tenere un evento erudito in un'istituzione accademica direttamente complice delle gravi e continue violazioni israeliane del diritto internazionale.

Facciamo eco alla dichiarazione del Consiglio Palestinese delle Organizzazioni per i Diritti Umani (PHROC), composto da dieci delle più importanti organizzazioni palestinesi a difesa dei diritti umani fondati sul diritto internazionale, condannando la decisione dell'ESIL come "affronto allo stato di diritto e a tutti coloro che credono nei diritti e nella dignità umani" e "una clamorosa approvazione" dei 50 anni di occupazione militare israeliana”.

La dichiarazione della PHROC rileva che il campus di Mount Scopus dell'Università Ebraica "si trova sul territorio palestinese e, in parte, su una proprietà privata palestinese illegalmente confiscata" nella Gerusalemme Est occupata ed è "parte del progetto di insediamento illegale di Israele: fornisce alloggio e occupazione ai cittadini del potere di occupazione e beneficia dell'infrastruttura degli insediamenti israeliani a Gerusalemme Est. È uno dei punti di riferimento dell'attività di insediamento nell'area."

Siamo ulteriormente allarmati dai goffi tentativi dell'ESIL di porre rimedio a ciò che chiaramente riconosce come la natura problematica della sua decisione, incluso incoraggiare gli studiosi palestinesi a partecipare alla conferenza.

Ciò dimostra un'incredibile insensibilità nei confronti degli accademici palestinesi e dei membri del nostro sindacato che hanno assistito ai bombardamenti delle loro università e scuole, prese d'assalto e saccheggiate dall'esercito israeliano, hanno sopportato le umiliazioni dei checkpoint militari israeliani e ai quali, da Israele, è stato spesso negato il semplice diritto al movimento all'interno dei territori palestinesi occupati e sono stati interdetti i viaggi all'estero per proseguire le loro ricerche o partecipare a conferenze.

L'Università ebraica mantiene stretti legami con le autorità israeliane, portando avanti attacchi diretti al diritto all'istruzione dei palestinesi, fornendo privilegi speciali ai soldati e al personale di sicurezza israeliani e collaborando con l'esercito israeliano per addestrare ufficiali e reclute.

Questo non è un posto per un evento accademico internazionale su qualsiasi argomento, per non parlare del diritto internazionale.

Oltre 100 studiosi e avvocati legali internazionali hanno firmato una dichiarazione in cui si esorta l'ESIL a riconsiderare la propria decisione e ad impegnarsi a non partecipare al forum di ricerca come attualmente previsto.

Siamo consapevoli che un membro del comitato organizzatore del forum di ricerca si è ritirato il mese scorso, affermando che "nonostante la buona volontà di tutti i soggetti coinvolti, la presenza stessa dell' ESIL  presso l'Università Ebraica di Gerusalemme rimane oggettivamente problematica" e che le misure attenuanti messe in atto "non possono sminuire il fatto che per molti in Palestina, Israele e oltre, tenere il nostro forum di ricerca presso l'Università Ebraica di Gerusalemme serva a normalizzare e ripulire le politiche coloniali di Israele". Ci complimentiamo per questa decisione di principio.

Vi chiediamo di essere solidali con i vostri colleghi palestinesi spostando l'evento fuori da Israele fino al momento in cui Israele rispetterà i diritti palestinesi garantiti dalla legge internazionale che ESIL intende promuovere.

Cordiali saluti,

Associazione degli Ordini degli Avvocati Palestinesi

Federazione Palestinese dei Sindacati di Professori e Lavoratori Universitari (PFUUPE)

Fonte: Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)

Traduzione di BDS Italia