LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Oltre 200 organizzazioni, coalizioni, movimenti sociali e personalità latino-americane hanno pubblicato il 9 luglio una lettera rivolta al consiglio di amministrazione della Cemex, società multinazionale messicana, chiedendole di porre fine alla complicità della società nelle violazioni dei diritti umani di Israele nei Territori Palestinesi Occupati.

13 luglio 2017, Palestina Occupata - Più di 200 organizzazioni, coalizioni, movimenti sociali e personalità latino-americane hanno pubblicato il 9 luglio una lettera indirizzata al Consiglio di Amministrazione della multinazionale messicana Cemex, invitando i suoi membri a porre fine alla complicità dell'azienda nelle violazioni israeliane dei diritti umani nel Territorio Palestinese Occupato.

Cemex è la seconda più grande società nel mondo di materiali da costruzione ed è profondamente coinvolta nelle politiche israeliane che violano il diritto internazionale. La società è già stata denunciata nel 2012 per le sue azioni illegali in un rapporto delle Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati. Attraverso la sua controllata israeliana Ready-Mix, Cemex possiede stabilimenti in insediamenti israeliani illegali costruiti su territori palestinesi rubati. Fornisce inoltre ad Israele cemento e calcestruzzo per la costruzione del suo muro, dei checkpoint militari e degli insediamenti.

La lettera dice:

Cemex sta direttamente legittimando e sta traendo profitto dalle politiche israeliane illegali e disumane, sta costruendo un futuro lontano dalla giustizia, dalla uguaglianza e dalla libertà.

La complicità di aziende come la Cemex ha permesso che le politiche israeliane di occupazione, segregazione razziale e colonizzazione continuassero per quasi 70 anni.

La lettera a Cemex è stata firmata da grandi movimenti sociali appartenenti a 12 paesi latino-americani e ad altre parti del mondo, tra cui il Movimento Brasiliano dei Lavoratori Senza Terra (MST) e la Marcia Internazionale delle Donne. È stato anche firmato da partiti politici, tra cui il terzo partito più grande del Messico, il PRD socialdemocratico.

Tra i firmatari anche alcuni dei più grandi sindacati dell'America latina, come la CTA de los Trabajadores dell'Argentina, l'Unione Boliviana dei Contadini e l'Unione Collettiva dei Lavoratori della Colombia. Sono anche presenti importanti coalizioni di diritti umani, come il Coordinamento Nazionale per i Diritti Umani del Perù e la Lega Messicana per la Difesa dei Diritti Umani. Anche il vincitore del Premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel e molti importanti artisti e accademici messicani hanno aderito all'appello.

La lettera è stata pubblicata come parte della campagna #StopCemex, tenendo conto della richiesta palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e sanzioni (BDS) in occasione del 13° anniversario della sentenza della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) sulla illegalità del muro dell’apartheid israeliano. Essa afferma:

L'ICJ ha dichiarato, il 9 luglio 2004, che il muro israeliano e qualsiasi tipo di sostegno alle violazioni di Israele del diritto internazionale sono illegali.

A tal fine, 13 anni dopo, e tenendo conto della richiesta da parte della società civile palestinese, attraverso il BDS, per un'efficace solidarietà internazionale, chiediamo a Cemex di rompere i suoi legami di complicità nelle politiche israeliane illegali contro il popolo palestinese.

Gli organizzatori della campagna hanno invitato le organizzazioni e i movimenti internazionali progressisti ad approvare la lettera compilando questo modulo.

Abdulrahman Abunahel, portavoce del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC), ha accolto con favore gli sforzi dei movimenti e delle organizzazioni latinoamericani sulla campagna #StopCemex, affermando:

Palestinesi e Latino Americani condividono molte esperienze di oppressione, ma noi condividiamo anche esperienze di resistenza popolare. È stimolante vedere i movimenti e le associazioni latinoamericane che premono sulla grande impresa messicana Cemex perché ponga fine al suo coinvolgimento nelle violazioni dei diritti umani palestinesi da parte di Israele. Allo stesso tempo, sosteniamo le loro lotte contro l'ingiustizia e i muri che colpiscono la loro regione. Le nostre lotte si uniscono.

Possedendo fabbriche in insediamenti israeliani illegali costruiti su territori palestinesi rubati e fornendo materiali per la costruzione del muro illegale dell’apartheid, dei checkpoint e degli insediamenti israeliani, Cemex sta ottenendo profitti e sta rendendo possibile il regime di occupazione, il furto di terre e l'apartheid di Israele. Di conseguenza, Cemex dovrà affrontare una campagna mondiale del BDS che non solo esporrà la sua complicità in gravi violazioni del diritto internazionale, ma interverrà anche sui suoi contratti. Le aziende come Veolia, CRH, Orange e G4S sono state colpite da campagne internazionali di successo del BDS e Cemex affronterà lo stesso a meno che non ponga fine alla sua complicità nelle violazioni dei diritti umani palestinesi.

Fonte: Comitato Nazionale Palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BNC)

Traduzione di BDS Italia