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Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Barcellona, 16 giugno 2021 - Il Comitato nazionale palestinese per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BNC), la più ampia coalizione della società civile palestinese, accoglie la risoluzione adottata dal Parlamento della Catalogna che condanna il crimine israeliano di apartheid contro il popolo palestinese.

Con questa risoluzione storica, il Parlamento della Catalogna diventa il primo parlamento in Europa a riconoscere pubblicamente che “il sistema applicato da Israele ai Territori [palestinesi] occupati è contrario al diritto internazionale ed equivale al crimine di apartheid così come definito nella Statuto della Corte Penale Internazionale, articolo 7(2)(h).”

La risoluzione è stata sostenuta dai seguenti partiti politici: Candidatura d'Unitat Popular, En Comú Podem, Esquerra Republicana de Catalunya e Partit Socialista de Catalunya. L’auspicio è che questo voto ispiri altri parlamenti regionali dello stato spagnolo, così come quello statale, a stare dalla parte giusta della storia.

La risoluzione è stata registrata il 21 marzo durante la Israeli Apartheid Week (Settimana contro l'apartheid israeliana), in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale. Quel giorno, la Coalizione catalana “Prou Complicitat amb Israel” (Stop alla complicità con Israele) ha organizzato un incontro tra i quattro partiti politici e Bruno Stagno, responsabile per la sensibilizzazione di Human Rights Watch e Esteban Beltran, direttore di Amnesty International-Spagna. Questi ultimi hanno presentato i punti salienti dei rispettivi rapporti sull'apartheid israeliana, sollecitando la Catalogna a non fornire aiuti o assistenza al mantenimento del regime di apartheid ma piuttosto ad agire per porvi fine.

La risoluzione richiede al Governo della Catalogna e al governo spagnolo di avvalersi di tutti gli strumenti politici e diplomatici a disposizione per obbligare le autorità israeliane ad implementare le raccomandazioni di Amnesty International e Human Rights Watch. Si invita inoltre a garantire un focus sul rispetto dei diritti umani negli accordi bilaterali e multilaterali con le istituzioni ufficiali israeliane per evitare qualsiasi forma di sostegno al sistema di apartheid.

Ispirandosi alla risoluzione del Parlamento della Catalogna, la società civile palestinese rappresentata dal BNC si aspetta che il Governo catalano e quello spagnolo adottino, in via prioritaria, le seguenti misure:

  • Vietare il commercio con gli insediamenti illegali israeliani, che equivale a un crimine di guerra secondo il diritto internazionale.
  • Sospendere il commercio militare e sulla sicurezza diretto e indiretto con Israele, compreso l'addestramento, i progetti accademici congiunti di sicurezza militare e tutti i finanziamenti e sussidi militari a Israele. Il recente scandalo sull'uso dello spyware Pegasus della società israeliana NSO Group contro note figure catalane e lo stesso Ministro degli Esteri spagnolo dimostra ancora una volta che il ruolo sostanziale di Israele nella repressione globale, nelle tecniche di sorveglianza di massa e dello spyware deve essere messo in discussione da tutti gli Stati e le regioni autonome.
  • Chiedere all'ONU di indagare sull'apartheid israeliana, #UNinvestigateApartheid, e il ristabilimento del Comitato Speciale delle Nazioni Unite contro l'Apartheid, una richiesta ampiamente sostenuta dalla società civile palestinese così come da personalità internazionali di spicco, in particolare nel Sud del mondo.

Il BNC ringrazia il Parlamento della Catalogna per questa risoluzione contro l'apartheid israeliana. È un primo passo importante degli enti pubblici nel confermare la propria responsabilità in merito allo smantellamento dell’apartheid, #DismantleApartheid. È giunto il momento di porre fine all'apartheid in Palestina, come è stato fatto in Sud Africa quasi tre decenni fa.