L'organo direttivo mondiale del calcio ignora gli attacchi israeliani contro gli atleti palestinesi mentre sanziona il Presidente della Federcalcio Palestinese.

La FIFA ignora gli attacchi israeliani nei confronti degli atleti palestinesi mentre sanziona il presidente della Federcalcio Palestinese.

Stephanie Adam della Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI) ha commentato:

"La FIFA mostra ancora una volta il suo vero volto di organizzazione corrotta e complice, tradendo il suo autoproclamato impegno a favore dei diritti umani.

Dopo anni trascorsi a cambiare le regole, nell'ottobre 2017 il Consiglio della FIFA, nella sua riunione a Calcutta, in India, ha adottato una posizione che consente alle società calcistiche degli insediamenti illegali israeliani di continuare a essere una parte gradita dell'organizzazione mondiale del calcio, affermando che si sarebbe "astenuto dall'imporre sanzioni o altre misure".

La FIFA ha per decenni ignorato i violenti attacchi israeliani contro gli atleti e le strutture sportive palestinesi e il suo diffuso razzismo anti-arabo insieme alla sua islamofobia. La FIFA è quindi complice nel mascherare le gravi violazioni israeliane dei diritti umani dei palestinesi.

La nazionale argentina ha cancellato la sua amichevole con Israele dopo aver compreso come una partita del genere avrebbe mascherato attraverso lo sport l'apartheid israeliano e l'occupazione militare e ferito la lotta palestinese non violenta per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza. Allo stesso modo, molti artisti, tra cui Lorde e Shakira, hanno cancellato le esibizioni a Tel Aviv.

Proprio come nella lotta contro l'apartheid in Sudafrica, il movimento globale BDS guidato dalla Palestina per i diritti dei palestinesi continuerà ad isolare il regime di oppressione israeliano fino a quando i diritti dei palestinesi non saranno rispettati. E proprio come in Sudafrica, anche l'apartheid israeliana sarà sconfitta."

Background:

  • Un esperto di giurisprudenza e esperto delle Nazioni Unite, il Prof. Andreas Zimmermann dell'Università di Potsdam, ha rilasciato un parere: "Status giuridico dei club di calcio israeliani situati nei territori palestinesi occupati e conseguenze legali per la FIFA", che conclude che "I club delle colonie israeliane che giocano sul territorio palestinese occupato senza consenso della PFA (Palestinian Football Association, N.d.T.) violano l'Art. 72, par. 2 degli Statuti della FIFA" e che "la tolleranza della FIFA nei confronti dei club delle colonie riconosce implicitamente gli insediamenti israeliani e quindi viola il dovere della FIFA di rispettare il diritto all'autodeterminazione dei palestinesi ai sensi dell'Art. 3 degli Statuti della FIFA."
  • Il 4 maggio 2017, una lettera di 174 squadre di calcio e associazioni sportive palestinesi ha invitato la FIFA a sospendere immediatamente l'iscrizione della Federcalcio israeliana per l'inclusione di sette squadre di calcio situate negli insediamenti illegali israeliani.
  • Il 19 aprile 2017, oltre cento associazioni sportive, sindacati, organizzazioni per i diritti umani e organizzazioni religiose, che rappresentano milioni di persone provenienti da 28 paesi in tutto il mondo, si sono uniti a campioni di calcio, studiosi, registi, politici e funzionari governativi nel fare un appello ai membri del Consiglio della FIFA per insistere affinché la lega calcio nazionale israeliana revocasse l'affiliazione di sette club con sede negli insediamenti israeliani illegali sul territorio palestinese occupato, pena la sospensione dalla FIFA.
  • Negli ultimi mesi, il Consigliere Speciale delle Nazioni Unite per lo Sport per lo Sviluppo e la Pace, oltre a 66 membri del Parlamento europeo, 30 membri del Parlamento Svizzero, oltre 40 membri del Parlamento Danese, 38 membri della Camera dei Comuni Britannica e Human Rights Watch, hanno tutti sollecitato la FIFA perché risolvesse la questione dei club degli insediamenti.
  • Nell'ottobre 2016, Wilfried Lemke, Consigliere Speciale delle Nazioni Unite per lo Sport per lo Sviluppo e la Pace, ha scritto alla FIFA per sollecitare una risoluzione della questione dei club degli insediamenti, "in linea con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e gli statuti della FIFA entro un ragionevole lasso di tempo".

La Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI) è stata avviata nel 2004 per contribuire alla lotta per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza dei palestinesi. Il PACBI sostiene il boicottaggio delle istituzioni accademiche e culturali israeliane, data la loro profonda e persistente complicità nella negazione dei diritti dei palestinesi da parte di Israele, come previsto dal diritto internazionale.

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia