LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

La Campagna degli studenti palestinesi per il Boicottaggio accademico di Israele (PACBI - Palestinian Students' Campaign for the Academic Boycott of Israel), un gruppo di studenti palestinesi di Gaza impegnato nella campagna internazionale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) verso Israele e nel movimento di giustizia globale per la giustizia e la libertà dei Palestinesi, fanno rispettosamente appello agli studenti di tutto il mondo perché non abbiano conti correnti presso la Barclays fino a che quest'ultima non disinvesta il proprio pacchetto azionario nella Elbit Systems, la principale azienda militare israeliana, produttrice dei droni.

Noi Palestinesi soffriamo enormemente gli attacchi dei droni. Nel 2012 e nel 2013 i droni hanno ucciso, qui a Gaza, più di qualsiasi altro aereo. Come segnalato dall'organizzazione palestinese per i diritti umani Al-Mezan, i droni sono così letali perché "sono in cielo sempre, e loro [le forze aeree israeliane] non hanno bisogno di pianificare per bene in anticipo l'attacco". Al-Mezan ha osservato che "dal momento in cui l'esercito israeliano ha cominciato a usare i droni, il numero delle persone assassinate è aumentato".

Ayan Bashir, un attivista BDS di Gaza, ha detto: "nel corso dell'ultimo massacro israeliano a Gaza, abbiamo saputo dell'invasione di terra prima dell'annuncio formale. Sentivamo che il volume dei droni aumentava in modo incredibile, come se si trovassero su degli asteroidi. Infatti il loro suono e il loro volume ormai era diventato per noi un indicatore di quello che stava per accadere. Il loro ronzio ci bucava le orecchie e ci provocava cancri nella testa. Volteggiavano giorno e notte senza fermarsi mai e noi speravamo che si fermassero solo per qualche minuto per poterci addormentare. Era buffo che mia sorella ed io ci provavamo disperatamente, con i tappi nelle orecchie, mai serviti a nulla. Di notte, ed ogni volta che Gaza piombava nel buio per mancanza di elettricità, i droni erano contemporaneamente sia fonte di luce che illuminava il cielo che di morte. Erano talmente numerosi che ci scherzavamo su, dicendo che Israele ne stesse ordinando uno per ciascun abitante di Gaza."

"Io nei giorni dell'attacco li osservavo, questi droni. Certe volte, quando non ce la facevo più a stare intrappolato in casa, andavo in terrazza e restavo a guardarli mentre mio padre, che ricordava la storia dei tre bambini della famiglia Shuhaibar nel quartiere Sabra di Gaza City che sono stati uccisi mentre stavano giocando sulla loro terrazza, insisteva perché io scendessi, perché ci prendono sempre di mira."

"Spesso mi ritrovo a rimuginare sui ricordi continui e inquietanti dei droni e penso a ciò che un aereoplano rappresenta in qualunque altro posto: un mezzo di trasporto che facilita la vita delle persone. Qui a Gaza gli aeroplani sono invece una fonte costante di pericolo perché possono ammazzarti, se ti ritengono una minaccia, in modo molto più semplice e veloce di quanto si possa immaginare."

Benché i droni della Elbit siano stati usati per commettere crimini di guerra a Gaza, la banca Barclays possiede 50.217 azioni della Elbit, per un valore di oltre 3 milioni di dollari.

La Barclays ha provato ad autoassolversi da ogni responsabilità, sostenendo che le azioni della Elbit sono tenute per conto dei clienti e "a copertura dell'esposizione". Tuttavia Barclays nel tenere azioni della Elbit per conto dei suoi clienti trae un profitto e la pratica di "copertura" è a tutti gli effetti un investimento finanziario. Trattando le azioni della Elbit Systems, la Barclays è profondamente corresponsabile dei crimini di guerra commessi a Gaza attraverso l'impiego di armamenti forniti dalla Elbit stessa.

Dal momento che la Barclays si rifiuta di porre fine a questa pratica immorale di investire in azioni della Elbit, nonostante il fatto che i suoi droni ammazzino noi, i nostri figli, i nostri genitori, i nostri fratelli, sorelle ed amici, chiediamo agli studenti di chiudere i loro conti correnti presso la Barclays e di dire alla Barclays il perché.

Sappiamo che i boicottaggi da parte degli studenti sono molto efficaci. Durante il periodo dell'apartheid in Sudafrica, la Barclays possedeva un banca sussidiaria sudafricana, che concedeva prestiti al Governo e che aveva speso milioni nell'acquisto di bond della difesa sudafricana. In solidarietà con gli oppressi, gli studenti britannici chiusero i loro conti presso la Barclays e incoraggiarono gli altri a fare lo stesso. Questo determinò un calo delle azioni della Barclays nel mercato degli studenti dal 27% al 15%. Stimolati dall'azione degli studenti, comuni, associazioni di insegnanti e enti di beneficienza seguirono a ruota fino a che la Barclays non chiuse definitivamente la sussidiaria sudafricana, che con la chiusura dei conti aveva perso milioni di sterline.

Noi apprezziamo la decisione dell'Unione nazionale britannica degli studenti di adottare il BDS e apprezziamo l'ondata di disinvestimenti che ha colpito il Nord America l'anno scorso.

Siamo certi che la campagna intrapresa da parte di studenti attivisti finalizzata a chiudere i conti bancari tenuti presso la Barclays, metterà pressione alla Barclays affinché interrompa gli investimenti e gli scambi finanziari con la Elbit.

Firmato da:

Palestinian Students' Campaign for the Academic Boycott of Israel (PACBI)
Gruppo di lavoro BDS di Gaza
One Democratic State Group
Associazione di insegnanti universitari in Palestina

Fonte: BDS Movement

Traduzione: Renato Tretola