Appello per il boicottaggio accademico e culturale di Israele
Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel, 2004

L’oppressione coloniale israeliana del popolo palestinese, basata sulla ideologia sionista, comprende:

  • il rifiuto della sua responsabilità per la Nakba – e in particolare per le ondate di pulizia etnica e di espropriazione che hanno creato il problema dei profughi palestinesi – e quindi il rifiuto di accettare i diritti inalienabili dei profughi e dei dislocati, diritti definiti e protetti dal diritto internazionale;
  • l'occupazione militare e la colonizzazione della Cisgiordania (inclusa Gerusalemme Est) e di Gaza dal 1967, in violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni dell’ONU;
  • Il sistema radicato di discriminazione razziale e di segregazione contro i palestinesi cittadini di Israele, che assomiglia al defunto sistema di apartheid in Sud Africa.

Dal momento che le istituzioni accademiche israeliane (la maggior parte controllate dallo Stato) e la stragrande maggioranza degli intellettuali e degli accademici ha contribuito direttamente a mantenere, difendere o in modi diversi a giustificare le forme di oppressione sopraindicate o è stata complice con esse con il loro silenzio,

 

dato che tutte le forme di intervento internazionale hanno finora fallito nel costringere Israele a conformarsi al diritto internazionale o a porre termine alla repressione dei palestinesi, repressione che si è manifestata in molte forme, inclusi l’assedio, gli assassini indiscriminati, le distruzioni arbitrarie e il muro razzista e coloniale,

in vista del fatto che persone di coscienza nella comunità internazionale di docenti e intellettuali hanno storicamente preso sulle loro spalle la responsabilità morale di combattere l’ingiustizia, come è esemplificato dalla loro lotta per abolire l’apartheid in Sud Africa, attraverso forme diverse di boicottaggio,

riconoscendo che il crescente movimento internazionale di boicottaggio contro Israele ha espresso la necessità di uno schema di riferimento palestinese che indichi i principi guida,

nello spirito di solidarietà internazionale, coerenza morale e resistenza all’ingiustizia e all’oppressione,

Noi, accademici e intellettuali palestinesi, invitiamo i nostri colleghi della comunità internazionale a boicottare globalmente e coerentemente tutte le istituzioni accademiche e culturali israeliane come contributo alla lotta per mettere fine alla occupazione israeliana, alla colonizzazione e al sistema di apartheid, applicando quanto segue:

  1. astenendosi dalla partecipazione in ogni forma di cooperazione accademica e culturale, di collaborazione o di progetti congiunti con le istituzioni israeliane;
  2. sostenendo un boicottaggio globale delle istituzioni israeliane a livello nazionale e internazionale, inclusa la sospensione di tutte le forme di finanziamento e di sussidi a queste istituzioni;
  3. promuovendo il disinvestimento da Israele da parte delle istituzioni accademiche internazionali;
  4. lavorando per la condanna delle politiche israeliane, promuovendo l’adozione di risoluzioni da parte di associazioni e organizzazioni accademiche, professionali e culturali;
  5. sostenendo direttamente le istituzioni accademiche e culturali palestinesi senza chiedere loro di essere partner con controparti israeliane, come condizione esplicita o implicita per questo sostegno.

Fonte: Palestinian Campaign for the Academic & Cultural Boycott of Israel