Mentre i palestinesi continuano a resistere alle politiche sempre più oppressive di colonizzazione, occupazione militare e apartheid da parte del governo più di destra e razzista nella storia di Israele, si rafforza la solidarietà concreta con la loro lotta per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza.

Sono ora oltre 300 attività commerciali, associazioni culturali e sportive, sindacati, movimenti che in tutta Italia si sono dichiarati Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana (SPLAI) e si sono impegnati a combattere ogni forma di razzismo e discriminazione.

Una risposta concreta a massacri, assedio e furto di terra da parte di Israele contro il popolo palestinese che si stanno intensificando negli ultimi mesi. Dall’inizio dell’anno il regime israeliano dell’apartheid ha già ucciso almeno 158 palestinesi, compresi molti bambini. Nel recente attacco a Jenin, Israel ha ucciso dodici palestinesi, tra cui quattro bambini, e ha ferito altri 143. Centinaia di unità abitative, strade, reti idriche e fognarie sono state distrutte o danneggiate e circa 3.000 palestinesi sono state sfollate durante l'aggressione.

Gli SPLAI si impegnano a non intrattenere rapporti con istituzioni e imprese coinvolte nelle violazioni del diritto internazionale e che sostengono le politiche israeliane che discriminano i palestinesi e negano loro i diritti umani fondamentali.

Gli SPLAI sostengono la lotta globale, guidata dai palestinesi, per smantellare l'apartheid israeliana e il colonialismo di insediamento. Più di 250 organizzazioni della società civile internazionale, inclusi molti spazi liberi dall’apartheid, hanno sottoscritto una lettera per chiedere all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di riattivare il Comitato speciale contro l'apartheid e altri meccanismi per indagare sull'apartheid israeliana come primo e necessario passo verso il suo smantellamento.

Centinaia di parlamentari e 10 ex presidenti del Sud del mondole organizzazioni israeliane e internazionali per i diritti umani, come Human Rights Watch e Amnesty International, concordano tutte con ciò che gli esperti e le organizzazioni per i diritti umani palestinesi affermano da decenni: Israele sta perpetrando il crimine contro l'umanità dell'apartheid contro il popolo palestinese. Secondo il diritto internazionale, per gli Stati e le organizzazioni interstatali, in particolare le Nazioni Unite, è un obbligo giuridico intervenire per eliminare il crimine di apartheid, ovunque si verifichi.

Con la nostra solidarietà attiva e con azioni concrete possiamo contribuire a porre fine all’apartheid.

Estendiamo e rafforziamo la rete degli SPLAI!

 

Sulla campagna SPLAI

Sono migliaia gli spazi in tutto il mondo che si dichiarano liberi dall'apartheid israeliana.

Chi aderisce a SPLAI si impegna a non mettere in commercio e a non usufruire di prodotti o servizi di aziende, israeliane e non, direttamente implicate nelle politiche di occupazione e apartheid israeliane. Inoltre, si impegna a non ospitare eventi sostenuti dalle istituzioni israeliane complici o partecipati dai suoi rappresentanti ufficiali. Al centro della campagna vi è proprio questa complicità, e non l’identità nazionale, etnica o religiosa degli attori.

Ognuno di noi conosce un esercente, un locale, una bottega equo-solidale, una libreria, una casa editrice, una parrocchia, un cineclub, un centro culturale, una palestra o una squadra di sport popolare i cui valori rispecchiano quelli della campagna, quindi …

ATTIVATI CONCRETAMENTE PER LA PALESTINA

SOSTIENI E PROMUOVI LA CAMPAGNA SPLAI

  • Sostieni le realtà che si sono dichiarate “Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana”.
  • Parla della campagna ai gestori degli spazi che frequenti o conosci e invitali ad aderire compilando il modulo online.
  • Fai conoscere ai tuoi amici e conoscenti la campagna SPLAI e invitali a promuoverla.

Per maggiori informazioni sulla campagna, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

BDS Italia
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BDS Italia è un movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l'occupazione e l'apartheid israeliane, costituito da associazioni e gruppi in tutta Italia che hanno aderito all'appello della società civile palestinese del 2005 e promuovono campagne e iniziative BDS a livello nazionale e locale. Il movimento BDS sostiene la parità di diritti per tutte e tutti e perciò si oppone ad ogni forma di razzismo, fascismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia, discriminazione etnica e religiosa.