Come vincitrice israeliana dell'Eurovisione, Barzilai rappresenta lo stato e partecipa agli sforzi di “rebranding” [ri-promozione] del governo israeliano al fine di perpetuare un falso senso di normalità, mentre vengono nascoste le sue violazioni dei diritti umani dei palestinesi e del diritto internazionale.

Israele utilizza apertamente la cultura come strumento di propaganda per nascondere, giustificare o distrarre dal suo regime di occupazione, colonizzazione per insediamento e di apartheid sul popolo palestinese.

L'appello del PACBI per un boicottaggio culturale di Israele è strettamente istituzionale, nel senso che prende di mira le istituzioni israeliane per la loro complicità nell'oppressione israeliana dei palestinesi. Ancorato ai principi del diritto internazionale e dei diritti umani universali, il movimento BDS, incluso il PACBI, respinge, in linea di principio, il boicottaggio delle persone basato sulla loro identità (come cittadinanza, razza, genere o religione) o opinione.

Nel caso, tuttavia, un individuo rappresenti lo stato di Israele o una istituzione israeliana complice, o venga incaricato/reclutato per partecipare agli sforzi israeliani di "rebranding", allora le sue attività sono soggette al boicottaggio istituzionale lanciato dal movimento BDS. Gli ambasciatori culturali non sono semplicemente individui, sono rappresentanti ufficiali del regime di occupazione e apartheid di Israele.

Come vincitrice dell'Eurovisione per Israele, Neta Barzilai è rappresentante di Israele e ambasciatrice culturale del suo regime di occupazione e apartheid. È stata chiaramente reclutata per partecipare agli sforzi di “rebranding” israeliana. Entrambe queste condizioni fanno sì che i suoi interventi siano boicottati, in quanto fanno parte degli sforzi di Israele di perpetuare un falso senso di normalità, mentre nascondono le sue violazioni dei diritti umani dei palestinesi e del diritto internazionale.

Il 14 maggio, il giorno in cui Israele ha massacrato 62 palestinesi a Gaza, tra cui sei bambini, Netta Barzilai ha tenuto un concerto celebrativo a Tel Aviv, ospitata dal sindaco, e ha detto: "Abbiamo un motivo per essere felici".

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito Barzilai "la miglior ambasciatrice di Israele", sottolineando il programma di ripulitura attraverso l'arte del suo governo di estrema destra.

In un'intervista del luglio 2018 ad Associated Press, Barzilai ha dichiarato: "Israele è incredibile. Abbiamo persone straordinarie". Ha aggiunto: "Siamo molto calorosi e vivaci, e abbiamo buoni valori ... [ma] abbiamo delle cattive PR (pubbliche relazioni) nel mondo."

Le istituzioni governative israeliane promuovono regolarmente gli spettacoli di Barzilai. Il consolato israeliano negli Stati Uniti ha promosso uno spettacolo in North Carolina e l'ambasciata israeliana in Austria sta promuovendo uno spettacolo di Barzilai a Vienna.

Barzilai partecipa anche al programma di “pinkwashing” del governo israeliano, l'uso cinico dei diritti LGBT per mascherare la sua continua negazione dei diritti umani dei palestinesi. Si è esibita al Pride di Tel Aviv sostenuto dal governo israeliano e alle Pride in tutta Europa, compreso a Colonia per la sponsorizzazione dell'ambasciata israeliana. Nell'ambito di un tour europeo del novembre 2018, si esibirà a Parigi in occasione di un evento organizzato da Eliad Cohen di Papa Party e Arisa, parte della propaganda di stato e del pinkwashing israeliani.

Nel settembre del 2018, Barzilai si è esibita in un evento organizzato in Germania dall'istituzione israeliana quasi statale Keren Hayesod-United Israel Appeal.

Nell'agosto 2018, Barzilai si è esibita alla festa di compleanno per il miliardario anti-palestinese Sheldon Adelson, fanatico sostenitore del governo di estrema destra di Israele. È uno dei maggiori donatori alle organizzazioni anti-palestinesi negli Stati Uniti e il principale finanziatore degli insediamenti israeliani.

Prima della sua vittoria all''Eurovisione, Barzilai si è esibita alla cerimonia di accensione delle torce che ha aperto le celebrazioni ufficiali del 70° anniversario di Israele mentre i palestinesi commemoravano i 70 anni di esproprio e dislocamento dalla Nakba.

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia