Attraverso dichiarazioni rilasciate sia dall'OLP che dai gruppi della società civile palestinese, e proteste presso gli uffici di rappresentanza tedeschi, i palestinesi hanno condannato all'unanimità la risoluzione anti-palestinese del parlamento tedesco che ha attaccato il diritto al boicottaggio.

Attraverso dichiarazioni rilasciate dall'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, unico rappresentante legittimo del popolo palestinese, e gruppi della società civile palestinese, e proteste presso gli uffici di rappresentanza tedeschi a Ramallah e Gaza, i palestinesi hanno condannato all'unanimità la risoluzione del Parlamento tedesco del 17 maggio che ha falsamente etichettato come antisemita il movimento BDS guidato dai palestinesi.

In una dichiarazione del 19 maggio, il Comitato Esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina ha definito la risoluzione del Parlamento tedesco "un attacco contro il popolo palestinese e i suoi diritti legittimi e inalienabili". Il Comitato Esecutivo dell'OLP ha affermato che il movimento BDS respinge "razzismo e discriminazione" e ha invitato "il Parlamento tedesco a ritirare questa decisione" e "i partiti tedeschi a rifiutare la decisione". Hanno inoltre avvertito che "il Comitato Esecutivo dell'OLP riconsidererà le sue relazioni con i sindacati, i partiti e le istituzioni tedeschi se la Germania continua la sua complicità con l'occupazione e a schierarsi contro i diritti del nostro popolo ".

In una dichiarazione su Twitter il 17 maggio, giorno della risoluzione del Parlamento, il Movimento BDS ha descritto la risoluzione come "basata su palesi menzogne. Non si tratta solo di neo-maccartismo anti-palestinese, è un tradimento del diritto internazionale, della democrazia tedesca e della lotta contro il vero razzismo anti-ebraico ".

Durante una manifestazione di protesta con 200 partecipanti, mercoledì 22 maggio presso l'Ufficio di Rappresentanza tedesco nella città di Ramallah, occupata da Israele, gruppi della società civile palestinese hanno consegnato una lettera firmata da rappresentanti di oltre 200 organizzazioni della società civile palestinese. La lettera della società civile ha affermato che i gruppi "condannano con la massima fermezza" la risoluzione del Parlamento, "respingono le accuse infondate e le menzogne del Bundestag", e chiedono al Parlamento tedesco di "revocare questa risoluzione anti-palestinese e anti-araba". Una protesta giovedì presso l'Ufficio di Rappresentanza della Germania nella Striscia di Gaza, dove due milioni di palestinesi vivono in una prigione a cielo aperto sotto l'assedio israeliano, ha ribadito gli stessi messaggi.

La lettera della società civile ha affermato che "negare ai palestinesi il diritto di difendere la libertà, la giustizia e l'uguaglianza in maniera nonviolenta è anti-palestinese e mette il Bundestag in conflitto con il diritto internazionale, con i principi democratici universali e persino con la posizione formale dell’Unione Europea."

I gruppi della società civile palestinese hanno riaffermato i principi che il comitato nazionale BDS palestinese aveva esposto nella dichiarazione del 2017 intitolata "Razzismo e discriminazione razziale sono l'antitesi di libertà, giustizia e uguaglianza", affermando che "il movimento BDS respinge ogni forma di razzismo e discriminazione, inclusi l'islamofobia, l'antisemitismo, il sessismo, il razzismo anti-nero e l'omofobia, ed è ispirato dal movimento anti-apartheid sudafricano e dal movimento per i diritti civili degli Stati Uniti. Il BDS prende di mira la complicità, non l'identità." Hanno chiesto alla "Germania di porre fine a tutte le forme di complicità con l'occupazione illegale e l'apartheid di Israele vietando i prodotti e i servizi provenienti da insediamenti illegali di Israele, mettendo fine a tutti gli scambi militari e la ricerca militare con Israele e sostenendo la sospensione dell'Accordo di Associazione tra UE e Israele. "

Una seconda lettera della società civile palestinese, pubblicata giovedì, ha invitato "il governo tedesco ad astenersi dall'adottare questa risoluzione e trasformarla in legge", affermando che facendo questo "avrebbe minacciato ulteriormente il rapporto tra la società civile palestinese e quella tedesca". La lettera ha anche richiesto al governo tedesco di imporre un embargo militare contro Israele e di cooperare per realizzare i diritti del popolo palestinese, incluso il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi.

In un'altra dichiarazione, il gruppo palestinese cristiano Kairos Palestine ha affermato che "i cristiani in Palestina sono rattristati e confusi" dalla risoluzione del Parlamento tedesco. Kairos ha spiegato che "lo Stato di Israele, le istituzioni e le società che sono complici della negazione dei diritti umani dei palestinesi sono gli obiettivi del movimento BDS. Tutti hanno il diritto di criticare le azioni ingiuste di uno stato e di una impresa. Il movimento palestinese BDS non boicotta o fa campagne contro singoli o gruppi semplicemente perché sono israeliani."

Il Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) è la più grande coalizione nella società civile palestinese. Guida e sostiene il movimento globale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti dei palestinesi.

Fonte BNC

Traduzione di BDS Italia