LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Gli 8 indicatori più significativi dell’impatto del BDS nel 2016:


(1) Altre tre multinazionali, dietro la pressione del BDS, sono state costrette a porre fine al loro coinvolgimento in progetti israeliani illegali, dando inizio a un effetto domino.

Al precedente rappresentato nel 2015 dall’uscita di Veolia[1] da Israele (innescata dalla perdita di offerte in tutto il mondo) indotta dal BDS e durata 7 anni, per un valore di oltre $ 23 miliardi di dollari, ha fatto seguito nel 2016 l'uscita di Orange[2], CRH e G4S (in larga misura), tutti a causa dell’intensa campagna del BDS.

Dopo aver subito quello che il Financial Times[3] ha chiamato un "danno alla reputazione" a causa delle campagne del BDS, la G4S, la più grande compagnia di sicurezza privata del mondo, ha deciso di porre fine[4] alla maggior parte del suo coinvolgimento nelle attività illegali di Israele. La campagna BDS contro la G4S si intensificherà, tuttavia, come ha annunciato il BNC [BDS National Committee], finché la società non metterà fine completamente alla sua complicità nelle violazioni israeliane dei diritti dei palestinesi.

La G4S, considerata per anni un obiettivo primario del BDS a causa della fornitura[5] di prodotti e servizi a prigioni, polizia, posti di blocco militari e colonie illegali israeliane, ha perso lucrosi contratti e ha subito decisioni di disinvestimento di primo piano soprattutto in Kuwait[6], Norvegia[7], Sud Africa[8], Colombia[9], Unione Europea[10] e Stati Uniti[11], così come in Giordania[12] e Libano[13], dove la compagnia ha perso contratti con le agenzie delle Nazioni Unite.

Un portavoce della G4S ha confermato[14] poche settimane fa la vendita di quasi tutte le attività della società in Israele, ma ha ammesso che l'azienda continuerà a investire in un importante centro di formazione della polizia israeliana, coinvolgendo la società nei crimini ben documentati della polizia israeliana e nelle gravi violazioni dei diritti umani commesse contro il popolo palestinese.

Una ricerca indipendente dell’organizzazione israeliana Who Profits ha rivelato che il socio in affari nella famigerata struttura di addestramento della polizia è la Shikun & Binui, una società israeliana profondamente coinvolta nella costruzione di insediamenti illegali israeliani. Questo significa che la G4S continua a essere implicata in ulteriori violazioni israeliane dei diritti umani.

(2) La guerra legale globale di Israele al BDS ha subito fatali battute d'arresto dopo che l'UE ha confermato che boicottare Israele fa parte del diritto di libertà di parola.

Nonostante una guerra propagandistica a tutto campo, spionaggio, intimidazione e delegittimazione legale contro il movimento BDS, e nonostante il suo relativo successo nella attuazione di misure anti-democratiche, repressive e maccartiste[15] contro il BDS in Francia, Regno Unito, e in legislature statali degli Stati Uniti, la "lawfare" di Israele contro il BDS ha sofferto nel 2016 colpi fatali e probabilmente irreversibili.

Quasi 200 giuristi europei, tra cui studiosi di fama mondiale, hanno rilasciato una dichiarazione[16] in difesa del diritto di sostenere il BDS a favore dei diritti dei palestinesi ai sensi della legislazione internazionale, assestando un’importante batosta giuridica[17] alla guerra di Israele al movimento nonviolento guidato dai palestinesi.

La battuta d'arresto più rilevante per Israele in questo senso, però, è arrivata quando l'Unione Europea ha approvato[18] il diritto di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni come forma legittima di libertà di espressione protetta dalle convenzioni europee sui diritti umani.

A guidare questa storica decisione dell’UE, nella prima parte dell'anno è giunto il sostegno al diritto di boicottare Israele da parte dei governi di Svezia[19], Irlanda e Paesi Bassi[20], oltre che da Amnesty International[21], l'American Civil Liberties Union (ACLU)[22], la Federazione Internazionale dei Diritti Umani (FIDH)[23], l'Internazionale socialista[24], il Consiglio delle organizzazioni palestinesi dei diritti umani (PHROC)[25], e centinaia di partiti politici, sindacati e movimenti sociali di tutto il mondo.

Allo stesso tempo, anche il Dipartimento di Stato americano[26] ha indirettamente riconosciuto il diritto a boicottare Israele come una questione di libertà di parola.

Anche organizzazioni e figure ebraiche internazionali[27] hanno confermato il diritto al BDS come un "diritto civile fondamentale" per resistere all’occupazione e alle violazioni israeliane dei diritti umani.

Il parlamento dell'Ontario (Canada)[28] ha respinto una legge anti-BDS promossa dalla lobby israeliana.

(3) Decine di consigli comunali in tutta Europa si sono dichiarati zone libere dall’apartheid e dalle colonie israeliane.


Poco prima della fine del 2016, il consiglio comunale di Valencia (Spagna)[29] ha votato all'unanimità di dichiarare la città "libera dall’apartheid israeliano," unendosi a decine di altri comuni[30] in tutta la Spagna.

Sfidando coraggiosamente la repressione senza precedenti anti-BDS della Francia, i due consigli comunali di Clermont-Ferrand[31] e Saint-Pierre-des-Corps[32] hanno votato in dicembre per boicottare i prodotti delle colonie israeliane nei territori palestinesi occupati. I comuni di Bondy[33] e Ivry-sur-Seine[34] della regione di Parigi avevano raggiunto decisioni analoghe in precedenza nel 2016.

Inoltre, nel mese di dicembre il Consiglio Comunale di Tromsø [35], in Norvegia, ha approvato il boicottaggio dei beni e servizi israeliani prodotti nel territorio palestinese e siriano occupato, unendosi al consiglio comunale di Trondheim[36].

Mentre il consiglio distrettuale della città di Derry and Strabane[37] è diventato il primo ente locale in Irlanda del Nord a passare una mozione di boicottaggio delle merci israeliane, la città di Portland (Oregon)[38] è la prima negli Stati Uniti ad approvare il disinvestimento dalla Caterpillar, tra le altre aziende che violano le linee guida di investimento socialmente responsabile.

(4) L'isolamento globale di Israele si è intensificato via via che la logica di placare il suo regime di oppressione ha iniziato a cedere il passo, anche all’interno delle Nazioni Unite, alla logica di una sostenuta pressione internazionale.

Verso la fine del 2016, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all'unanimità, con l’astensione degli Stati Uniti, la risoluzione 2334[39] che ribadisce che le colonie israeliane costruite nel territorio palestinese occupato costituiscono una "flagrante violazione del diritto internazionale". Anche se la risoluzione non sostiene i diritti della maggioranza del popolo palestinese stipulati dalle Nazioni Unite, in particolare i profughi e i cittadini palestinesi di Israele, essa è stata ampiamente considerata come un forte indicatore del crescente isolamento internazionale di Israele[40] e come uno stimolo alla diffusione dei boicottaggi contro di esso[41].

In modo simile, il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite ha deciso, nella sua riunione del marzo 2016, di creare un database di aziende israeliane e internazionali[42] che sono complici e che beneficiano dal regime israeliano di occupazione. Questo importante sviluppo ha innervosito molte aziende coinvolte nelle gravi violazioni di Israele del diritto internazionale.

In tutto il mondo, anche in paesi che hanno tradizionalmente sostenuto Israele, il sostegno pubblico per le sanzioni contro Israele è cresciuto in modo rilevante nel 2016, evocando paragoni con il rapido deterioramento dell’atteggiamento del mondo verso il Sud Africa dell'apartheid nel 1980.

Nei Paesi Bassi, due partiti politici, D66 e Sinistra Verde[43] hanno chiesto sanzioni significative contro Israele.

Secondo un recente sondaggio di opinione pubblica della Brookings Institution[44], negli Stati Uniti il 46% del pubblico e il 60% dei democratici sono a favore di imporre sanzioni o l’adozione di misure più drastiche contro Israele per costringerlo a porre fine alla colonizzazione della terra palestinese.

Il governo del Portogallo[45] si è ritirato da un controverso progetto di addestramento con la polizia israeliana.

La Japan External Trade Organization (JETRO)[46] si è ritirata da un evento propagandistico israeliano a Osaka che coinvolgeva cantine negli insediamenti illegali.

Il partito dei Verdi del Canada ha chiesto "misure economiche come sanzioni governative, boicottaggi dei consumatori, disinvestimento istituzionale, sanzioni economiche ed embarghi sulle armi" per fare pressione in modo non violento su Israele affinché ponga fine all’occupazione, conceda ai suoi cittadini palestinesi uguali diritti e rispetti il diritto al ritorno dei profughi palestinesi sancito dalle Nazioni Unite.

Il Movimento per la Vita dei Neri[47] negli Stati Uniti ha adottato misure BDS contro l’occupazione e il regime di apartheid di Israele.

(5) Chiese tradizionali hanno adottato misure correlate al BDS a sostegno dei diritti umani palestinesi.

Nel 2016, la United Congregational Church of Southern Africa (UCCSA)[48] ha adottato il BDS, mentre la Chiesa Metodista Unita[49] ha disinvestito da banche israeliane che finanziano l'occupazione, a seguito di analoga dismissione dalle banche negli ultimi anni da parte del secondo più grande fondo pensioni olandese, PGGM[50], e il fondo sovrano del Lussemburgo[51], tra gli altri.

Anche negli Stati Uniti, la Catholic Conference of Major Superiors of Men[52] ha fatto appello al boicottaggio degli insediamenti illegali israeliani, e l'assemblea della Presbyterian Church USA[53] ha votato per studiare l’appello al BDS e impegnarsi con i suoi autori, invitando il governo degli Stati Uniti a riconsiderare i suoi aiuti militari a Israele.

L'Alliance of Baptists[54] ha disinvestito dalle società che traggono profitto dall'occupazione israeliana, e la Peace United Church of Christ in Santa Cruz[55] ha votato a favore del boicottaggio di tutti i prodotti Hewlett Packard (HP) a causa del ruolo dell'azienda nelle violazioni israeliane dei diritti dei palestinesi.

Ancora nel 2016, la Unitarian Universalist General Assembly (US)[56] ha approvato il disinvestimento dalle aziende complici con l’apartheid israeliano.

(6) La campagna BDS contro la Hewlett Packard (HP), azienda che trae profitto dall’occupazione e dall’apartheid, è diventata virale a livello globale.

Attorno al 29 novembre, la Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese, è stata organizzata una Settimana di Azione globale del BDS[57] per chiedere alla Hewlett Packard (HP) di rendere conto della fornitura di tecnologia che permette a Israele di mantenere l’attuale sistema di occupazione[58], la segregazione razziale e la negazione dei diritti umani ai palestinesi. La diffusione delle azioni di boicottaggio anti-HP ha superato ogni aspettativa.

Oltre 150 attività sono state organizzate in 101 città in trenta paesi, inviando un forte messaggio alle aziende HP che, nel caso continuino a fornire a Israele la tecnologia utilizzata per violare i diritti dei palestinesi, saranno fatte oggetto di boicottaggio e disinvestimento da parte delle persone di coscienza e delle istituzioni progressiste di tutto il mondo.

(7) Il BDS ha raggiunto gli Oscar e le Olimpiadi, mentre il boicottaggio accademico e culturale di Israele si è diffuso sempre più tra studenti, sindacati, accademici, artisti e scrittori, in particolare nel Sud del mondo; e la Settimana dell’Apartheid Israeliano ha stabilito un nuovo record.

Nel 2016, il BDS ha partecipato agli Oscar[59], invitando i candidati a rinunciare a un viaggio di propaganda israeliana[60]. Diversi premi Oscar hanno affermato che non avrebbero fatto il viaggio. Il BDS ha anche lasciato il segno alle Olimpiadi di Rio[61], innescando importanti dibattiti circa il ruolo cruciale del boicottaggio accademico e culturale di Israele per porre fine al suo sistema di ingiustizia.

L'edizione 2016 della Settimana dell'Apartheid Israeliano[62] è stata la più grande finora, con i gruppi che hanno registrato la loro partecipazione in più di 225 città e campus universitari. La crescita della Settimana dell'Apartheid Israeliano in America Latina e nel mondo arabo è stata particolarmente avvincente.

Pharrell Williams[63], dieci volte vincitore del Grammy Award, ha cancellato il suo concerto a Tel Aviv senza dare spiegazioni e, secondo i media israeliani, anche Beyoncé[64] ha annullato i suoi concerti in programma a Tel Aviv senza collegare la decisione agli appelli palestinesi.

Centinaia di accademici in Brasile[65], Italia[66] e Stati arabi del Golfo[67] si sono uniti al ​​boicottaggio accademico di Israele nel 2016.

Gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università del Cile[68] hanno votato in massa per il BDS come hanno fatto il sindacato degli studenti dell'Università del Qatar, il senato studentesco dell'Università di Manchester (UK)[69] e il University College London Union[70].

Allo stesso modo, il sindacato degli studenti di Halifax (Canada)[71], il governo degli studenti universitari dell'Università di Chicago[72] e il senato studentesco della Portland State University[73] hanno votato, separatamente, a favore del disinvestimento dalle aziende che traggono profitto dalla violazione israeliana dei diritti umani.

Il Centre for the Study of Violence and Reconciliation del Sud Africa[74] si è ritirato da una conferenza di studi sul genocidio in Israele, a seguito all’appello degli attivisti palestinesi e sudafricani per i diritti umani, e decine di docenti della Columbia University (New York)[75] hanno lanciato un appello per il disinvestimento dal sistema di sottomissione di Israele.

Il Listowel Writers’ Week Festival in Irlanda[76] ha respinto il finanziamento dell'ambasciata israeliana a Dublino.

(8) Le organizzazioni sindacali internazionali hanno intensificato il sostegno alle misure BDS in solidarietà con il popolo palestinese e i lavoratori palestinesi, in particolare:

Il Segretariato per i diritti umani della Federazione uruguaiana dei lavoratori dei servizi e del commercio[77] ha approvato nel 2016 il boicottaggio dei prodotti israeliani e invitato le aziende in Uruguay a rompere i loro legami con l'apartheid di Israele.

La Confederazione Generale del Lavoro francese - Istituto nazionale per la ricerca agricola (CGT-INRA)[78] ha adottato il BDS, nonostante la repressione dello Stato contro il movimento.

Il sindacato degli studenti post-laurea della New York University, parte della United Auto Workers Local 2110[79], ha votato con un ampio margine per aderire al BDS, mentre la Teaching Assistants’ Association (TAA/AFT Local 3220) dell'Università del Wisconsin-Madison[80], il più vecchio sindacato degli studenti post-laurea negli Stati Uniti, ha votato in massa per il disinvestimento.

I maggiori sindacati del Regno Unito[81] hanno esortato la G4S a cessare di trarre profitto dall'occupazione israeliana.

Il National Labor Relations Board degli Stati Uniti[82] sostiene il diritto del sindacato dei lavoratori dell’United Electrical (UE) a sostenere il BDS.

Fonte: Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)

Traduzione di Angelo Stefanini per BDS Italia

 
Note:

[27] rete-eco.it/2015/en/jewish-groups/47-ejjp/j%C3%BCdische-stimme-deutschland/44148-intermediate-report-jews-worldwide-in-solidarity-with-omar-barghouti-and-bds-activists

[28] https://electronicintifada.net/blogs/ali-abunimah/ontario-parliament-rejects-anti-bds-law 

[41] http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4897773,00.html

[64] http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4840771,00.html