Sette organizzazioni per i diritti umani con sede in Israele dichiarano al Parlamento tedesco come sia screditante per la vera battaglia contro l’antisemitismo equiparare questo al BDS.

8 giugno 2019

Al Dr. Wolfgang Schäuble MdB, Presidente del Bundestag

Signor Presidente,

Noi sottoscritti, responsabili di alcune organizzazioni per i diritti umani con sede in Israele, le scriviamo per esprimere la nostra seria preoccupazione per la recente mozione adottata dal Bundestag, che identifica erroneamente il movimento BDS con l'antisemitismo.

Sebbene noi stessi non facciamo parte del movimento BDS, siamo estremamente preoccupati per la crescente tendenza a sostenere che coloro che sostengono i diritti umani dei Palestinesi siano antisemiti e rifiutiamo totalmente l'idea che il BDS in quanto tale sia antisemita. In effetti, il movimento BDS si oppone esplicitamente a "tutte le forme di razzismo, incluso l'antisemitismo"

L' antisemitismo è reale e presente. Dovrebbe essere combattuto - e sconfitto - ovunque si verifichi. Ma rappresenta un discredito alla vera lotta contro l'antisemitismo equipararlo al BDS, il quale è una pratica e un movimento non violento, avviato dalla società civile palestinese e sostenuto da decine di migliaia di persone a livello internazionale, come parte della lotta per porre fine all’occupazione israeliana e agire a favore della uguaglianza, della libertà, della dignità e della giustizia per tutti i Palestinesi. Mentre si può essere in disaccordo con il movimento BDS, i tentativi di metterlo a tacere o delegittimarlo violano categoricamente il diritto alla libertà di espressione e al dissenso critico, che sono essenziali per una società civile prospera e un futuro democratico. Inoltre, la posizione ufficiale dell'Unione europea è che il BDS  sia tutelato dal diritto alla libertà di parola e gli esperti delle Nazioni Unite sui diritti umani sottolineano che esprimere sostegno o opposizione al BDS è pienamente garantito dal diritto alla libertà di opinione, espressione e associazione.

Equiparando BDS e antisemitismo, la mozione fa eco alla posizione del governo di Israele, che si adopera con forza nel ricorrere a false accuse di antisemitismo per screditare la lotta dei Palestinesi per la libertà, mentre, nello stesso tempo, si associa cinicamente ad alcuni dei partiti politici più ultra-nazionalisti in Europa, compresi quelli con chiare radici razziste. Ciò è in linea con l'inaccettabile obiettivo strategico del governo israeliano, quello di mantenere un'occupazione perpetua su milioni di Palestinesi senza diritti politici, mettendo a tacere ogni forma di opposizione verso questa ingiustizia.

Effettuando questo collegamento, le ONG che supportano o sono associate al BDS possono non essere ammesse al finanziamento tedesco. Questo fatto sarebbe estremamente dannoso per le organizzazioni che lavorano per i diritti umani, la giustizia e la pace sul terreno. Oltre un centinaio di ONG palestinesi hanno espresso il loro sostegno al movimento BDS e molte altre, tra cui delle ONG con sede in Israele, sostengono il diritto fondamentale al boicottaggio come una forma di protesta non violenta. Anche le organizzazioni che lavorano nei settori dell'istruzione, dell'agricoltura, della salute e della famiglia e dei servizi per i disabili potrebbero non essere ammesse al sostegno [finanziario] tedesco. Se queste organizzazioni dovessero perdere i fondi come punizione per aver esercitato con la non violenza il loro diritto alla libertà di parola e di associazione, questo comporterebbe una terribile perdita di risorse, che determinerebbe l'indebolimento della società civile palestinese nel suo complesso.  Israele ha utilizzato diverse tattiche che mirano a ridurre drasticamente i fondi delle organizzazioni per i diritti umani e il risultato principale della risoluzione sarà quello di sostenere queste mosse. Minare la libertà di espressione politica dei Palestinesi è una pratica usata da Israele da decenni.

Esortiamo la Germania a non legarsi a politiche intollerabili. I Palestinesi non devono essere puniti per avere esercitato i loro diritti fondamentali alla libertà di parola e per il fatto di organizzarsi e fare opposizione in modo non violento ad una oppressione prolungata. È un diritto che essi hanno esattamente come gli altri popoli oppressi che hanno resistito alla loro oppressione nel corso della storia. Speriamo che l'occupazione abbia fine e che sia i Palestinesi che gli Israeliani godano di pieni diritti e vivano in libertà e dignità.

In questo momento critico, esortiamo la Germania a continuare a sostenere i difensori dei diritti umani e il loro lavoro. Le chiediamo di mantenere l'impegno della Germania nella lotta contro qualsiasi forma di razzismo e discriminazione, sostenendo la libertà di parola in Germania, Israele, Palestina e nel mondo in generale. La esortiamo a non sostenere in alcun modo i tentativi del Governo israeliano di mettere a tacere la società civile in Israele, Palestina e all'estero.

Cordiali saluti,

Hagai El-Ad-Executive director of B'Tselem
Tania Hary-Executive director of Gisha
Hassan Jabareen -General director of Adalah
Ran Goldstein -Executive director of Physicians for Human Rights-Israel
Lior Amihai -Executive director of Yesh Din
Avner Gvaryahu -Executive director of Breaking the Silence
Jessica Montell-Executive director of HaMoked

cc: Foreign Minister Maas

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia