Il tribunale ordina al Comune di Bonn di autorizzare l'Associazione delle Donne a partecipare al festival, decretando che la loro esclusione dovuta al [loro] sostegno al BDS "non è nemmeno lontanamente giustificato".

COMUNICATO STAMPA, 16 settembre 2019

Venerdì 13 settembre 2019, il tribunale amministrativo di Colonia (Verwaltungsgericht Köln) ha imposto al Comune di Bonn di ammettere l'Associazione delle Donne tedesco-palestinesi all'annuale Festival della cultura e degli incontri di Bonn ("Vielfalt! –Bonner Kultur -und Begegnungsfest"). Il municipio della città aveva escluso l'associazione a causa del suo sostegno al BDS, il movimento che sostiene i diritti dei palestinesi. Secondo la corte, il municipio di Bonn non ha "nemmeno lontanamente" dimostrato l’esistenza di una giustificazione per tale esclusione.

L'Associazione delle donne tedesco-palestinesi aveva denunciato il caso dopo che la città di Bonn l’aveva esclusa dal festival "Vielfalt! Bonner Kultur und Begegnungsfest" prevista il 29 settembre 2019, a causa del suo sostegno alla campagna palestinese, sostenuta dalla società civile, a favore del movimento per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), che cerca di porre fine alle violazioni israeliane delle leggi internazionali e dei diritti dei palestinesi.

Il 14 maggio 2019, il consiglio comunale di Bonn ha adottato una mozione denominata "Nessuno spazio per il movimento antisemita del BDS a Bonn". La mozione invita tutte le istituzioni municipali di Bonn a negare le strutture ai gruppi BDS e ad astenersi dal sostenere eventi del movimento BDS o di gruppi che perseguono obiettivi del BDS.

Nella sua sentenza, il tribunale di Colonia ha chiarito lo status di questa e di altre mozioni anti-BDS: “Le mozioni del Consiglio comunale di Bonn, nonché le mozioni del parlamento della Nord-Renania Vestfalia (20 settembre 2018) e del Bundestag tedesco (17 maggio 2019), non costituiscono atti legislativi, ma sono risoluzioni politiche o espressioni di volontà politica. Queste mozioni da sole non possono giustificare, da nessuna prospettiva giuridica, la limitazione di un diritto legale esistente.

La corte ha dichiarato che l'esclusione dal festival dell'Associazione delle donne sulla base del suo sostegno al movimento BDS costituisce un "trattamento disuguale" ("Ungleichbehandlung"), che "non è neppure lontanamente giustificabile". La corte ha quindi ritenuto che il comportamento del Comune di Bonn violasse il principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Legge Fondamentale Tedesca, violando al contempo il diritto dell'associazione alla libertà di opinione e di espressione ai sensi dell'articolo 5 della Legge Fondamentale.

La libertà di parola comprende la libertà di discutere e promuovere campagne di boicottaggio ed è anche protetta ai sensi dell'articolo 10 (libertà di espressione) e dell'articolo 11 (libertà di riunione e associazione) della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU), che la Germania ha integrato nella sua legislazione nazionale.

Con la sua decisione, il tribunale amministrativo di Colonia fa seguito a due precedenti sentenze del tribunale amministrativo di Oldenburg (caso 3 A 3012/16) e del tribunale amministrativo superiore della Bassa Sassonia a Lüneburg  (caso 10 ME 48/19), che hanno anche consentito l'accesso di attivisti del BDS in strutture pubbliche inizialmente negate dalle autorità locali.

L'Associazione delle donne tedesco-palestinesi era rappresentata dal procuratore di Berlino Ahmed Abed, che ha esibito la denuncia urgente dinanzi al tribunale amministrativo di Colonia, chiedendo alla corte di consentire al gruppo di partecipare al Festival della Cultura e degli Incontri di Bonn. L'azione legale è stata condotta in collaborazione con il Centro Europeo di Supporto Giuridico (ELSC) e con il sostegno dell' Associazione Internazionale degli Avvocati Democratici (IADL).

Tra i documenti presentati dall'avvocato Abed c'era il parere di un esperto, il prof. Moshe Zuckermann, professore emerito all'Università di Tel Aviv, Israele. Nella sua valutazione, il prof. Zuckermann sostiene che l'antisemitismo, l'antisionismo e le critiche a Israele sono tre categorie distinte che devono essere trattate separatamente e che il tentativo di rappresentare il movimento BDS come antisemita è "manipolativo e guidato da interessi ideologici".

Il Festival della Cultura e dell'Incontro di Bonn è un evento pubblico che evidenzia le diversità culturali e linguistiche della città e in cui le organizzazioni interculturali, nonché i gruppi culturali, musicali e di danza presentano il loro impegno e le loro attività.

Altre due organizzazioni locali, la Società tedesco-palestinese e la Comunità palestinese di Bonn, sono state escluse dal festival per gli stessi motivi [addotti per] l'associazione delle donne tedesco-palestinesi. Hanno anch'esse citato in giudizio il Comune di Bonn. Il tribunale amministrativo di Colonia dovrebbe pronunciarsi sul loro caso nei prossimi giorni. Tutte e tre le associazioni hanno partecipato al festival negli anni precedenti.

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia