LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

G4S, la più grande compagnia di sicurezza al mondo, sta attivamente addestrando le forze di polizia israeliane che attualmente attaccano i palestinesi a Gerusalemme.

G4S, la più grande compagnia di sicurezza al mondo, sta attivamente addestrando le forze di polizia israeliane che attualmente attaccano i palestinesi a Gerusalemme. FST Biometrics, società che dovrebbe fornire le telecamere intelligenti di sorveglianza che Israele intende installare alle porte della moschea al-Aqsa (già installate presso la porta Mughrabi), è partner di AMAG Technology, società di proprietà di G4S. Le prove video (Video evidence) mostrano i veicoli con il logo G4S che forniscono i sistemi di sicurezza utilizzati dal governo israeliano per limitare l'accesso palestinese alla moschea al-Aqsa.

In questo momento critico, il Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC), la leadership palestinese del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), accoglie favorevolmente le ampie mobilitazioni in tutto il mondo che denunciano la responsabilità della G4S per le sue continue violazioni dei diritti umani palestinesi.

La crescente repressione da parte di Israele, inclusi gli attacchi sistematici della polizia israeliana e delle compagnie di sicurezza privata nei confronti dei palestinesi e della moschea al-Aqsa a Gerusalemme, rendono più urgente esercitare pressioni sulla G4S per porre fine alla sua complicità nelle violazioni di Israele del diritto internazionale e dei diritti umani palestinesi.

Il movimento globale BDS è già riuscito a fare pressioni sulla G4S per porre fine alle sue trattative con il servizio carcerario israeliano. Non possiamo permettere alla società di continuare a essere complice con le forze di polizia israeliane e la loro repressione dei palestinesi.

La campagna Stop G4S

Il lancio nel 2012 di una campagna internazionale per il boicottaggio della G4S ha provocato una forte pressione sulla società al fine di porre fine alla sua complicità con le violazioni di Israele del diritto internazionale.

Significativi tra gli interessi aziendali di G4S in Israele erano i contratti di sicurezza con le prigioni israeliane, dove vengono torturati i prigionieri politici palestinesi, e la fornitura di attrezzature e servizi ai posti di blocco israeliani e agli insediamenti illegali costruiti nei territori palestinesi rubati.

Dopo che le campagne del BDS sono costate alla G4S milioni di dollari in contratti, la società ha annunciato la sua intenzione di disinvestire dal mercato israeliano, con l'obiettivo di tirarsi fuori da ciò che il Financial Times ha definito un "lavoro dannoso per la reputazione".

Nel dicembre del 2016, la G4S ha infine venduto del tutto la sua affiliata israeliana, G4S Israel, a un fondo azionario israeliano chiamato FIMI, insieme ai contratti presi di mira dal BDS. Allo stesso tempo, G4S ha riaffermato il suo impegno a rimanere nel mercato israeliano.

G4S è tuttora complice

Negli ultimi mesi è emerso che la G4S intende rimanere profondamente complice del regime di occupazione, del colonialismo e dell’apartheid di Israele nonostante la vendita della sua affiliata israeliana, che continua a fare affari con il nome di "G4S Israel" e usa il logo G4S.

Come confermato da Who Profits, G4S detiene il 50% della Policity Ltd, la società con cui la polizia israeliana ha stabilito un contratto per la costruzione e la gestione dell'Accademia Nazionale di Polizia di Israele, inaugurata nel gennaio 2015. Situata su un terreno di 55 acri a Beit Shemesh, L'Accademia Nazionale di Polizia unisce tutte le attività di polizia di Israele sotto un unico tetto, sostituendo 20 strutture in tutto il paese.

La Policity, società posseduta e gestita da G4S, è responsabile di almeno il 40% dei corsi di formazione della polizia israeliana, pari a circa 40.000 ore nel contratto in corso. La formazione fornita dall'Accademia Nazionale di Polizia comprende il controllo della folla, le incursioni nelle case, le tecniche di interrogazione, le operazioni di tiro al bersaglio e le operazioni di copertura - tattiche di repressione rivolte esclusivamente ai palestinesi.

Polizia israeliana, pilastro della repressione

Con la sua proprietà e gestione operativa dell'Accademia Nazionale di Polizia di Israele e con la formazione fornita alla polizia israeliana, G4S ha accentuato il suo coinvolgimento nella repressione israeliana dei palestinesi. La polizia israeliana svolge un ruolo centrale nel favorire l'annessione illegale da parte di Israele della Gerusalemme Est palestinese, con i suoi ben documentati attacchi quotidiani contro i palestinesi: la demolizione sistematica delle case palestinesi e le espulsioni di residenti palestinesi dalla città, la detenzione dei palestinesi senza il dovuto processo, le torture e le esecuzioni extragiudiziarie ritenuti crimini di guerra.

La polizia israeliana impone anche lo status di seconda classe dei cittadini palestinesi di Israele attraverso tattiche con carattere di violenza. Nel gennaio del 2017, la polizia israeliana ha ucciso Yaakub Abu al-Qiyan durante un attacco di primo mattino per distruggere il suo villaggio di Umm al-Hiran. L'uccisione di al-Qiyan è coerente con l'ampio disprezzo per la vita palestinese da parte di una polizia settaria israeliana che vede i palestinesi come un nemico, siano essi palestinesi che vivono sotto occupazione militare a Gerusalemme Est o palestinesi che detengono la cittadinanza israeliana.

Inoltre, "G4S Israel" ha fornito i sistemi di sicurezza utilizzati dal governo israeliano per limitare l'accesso libero alla moschea al-Aqsa. FST Biometrics, società che dovrebbe fornire le telecamere intelligenti da installare alle porte di al-Aqsa (già installate presso la porta Mughrabi), è partner di AMAG Technology, società di proprietà di G4S. Il mancato rispetto da parte di G4S del diritto internazionale e il suo diretto coinvolgimento in violazioni grossolane nei confronti dei palestinesi è in linea con i suoi attacchi e abusi di lunga data contro i popoli indigeni, gli immigrati, le minoranze, i neri e le persone di colore in altri paesi.

Incrementare la campagna "Stop G4S"

Dagli Usa alla Palestina, dal Sudafrica al Regno Unito, la G4S è profondamente coinvolta nel business delle incarcerazione razziste di massa e degli abusi dei diritti umani. Data l'evidenza indiscutibile della continua e profonda complicità della G4S nella violazione dei diritti umani dei palestinesi, il Comitato Nazionale BDS Palestinese (BNC) chiede un'intensificazione della campagna “Stop G4S”.

 Ispirati dalle campagne di successo che quest'anno hanno già ostacolato i contratti di G4S in Libano, in Ecuador e negli Stati Uniti, chiediamo di rilanciare le campagne di base per il boicottaggio e il disinvestimento dalla G4S. In particolare, invitiamo:

  • - i governi e gli enti pubblici ad escludere la G4S dalle gare pubbliche, annullare i contratti esistenti e non assegnare alla società nuovi contratti, conformemente agli obblighi di terzo stato. Ciò include un invito all'ONU e ad organismi governativi internazionali ad abbandonare gli accordi contrattuali con G4S e condannare le attività della società in violazione dei diritti umani.
  • - i fondi d'investimento, chiese, enti di beneficenza, sindacati e altri azionisti perché disinvestano le loro partecipazioni dalla G4S e implementino politiche di investimento etico che escluderebbero dai portafogli di investimento le imprese che sostengono le violazioni del diritto internazionale e dei crimini di guerra da parte di Israele.
  • - le società private a evitare l'assegnazione di contratti sulla sicurezza alla G4S e la cessazione di contratti esistenti per sistemi di allarme, guardie di sicurezza o altri servizi di G4S.

Fonte: Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)

Traduzione di BDS Italia