LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicati

Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)

10-11 gennaio 2015
L.O.A. Acrobax (ex cinodromo)
Roma, Via della Vasca Navale, 6

Dal luglio 2005 ad oggi, numerosissime azioni ed iniziative hanno sottoscritto pienamente l'appello della società civile palestinese al Boicottaggio, al Disinvestimento e alle Sanzioni contro il colonialismo israeliano.

Un appello chiaro che indirizza la solidarietà concreta che chiunque, in qualsiasi angolo del mondo, può dare alla popolazione palestinese in lotta contro l'espansione coloniale, l'occupazione militare e le politiche di apartheid.

La determinazione dovrà conquistare tre obiettivi molto chiari:

  • Porre termine all'occupazione e alla colonizzazione di tutte le terre arabe e smantellare il Muro
  • Riconoscimento dei diritti fondamentali dei cittadini Arabo-Palestinesi di Israele alla piena uguaglianza
  • Rispetto dei diritti dei profughi palestinesi al ritorno nelle loro case e nelle loro terre come stabilito nella risoluzione 194 dell'ONU

La campagna proseguirà fino al raggiungimento di questi traguardi, e la strada è ancora lunga; ma la campagna BDS si sta sempre di più dimostrando una delle principali preoccupazioni di Israele.

Cosa possiamo fare?

Una dozzina di città italiane hanno aderito all’appello di BDS Italia per un mese di iniziative di sensibilizzazione e boicottaggio dei prodotti israeliani e delle aziende complici durante lo shopping natalizio. Le iniziative invitavano a non contribuire all’economia israeliana di colonialismo e oppressione e a sostenere la campagna palestinese di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele.

Le città di Potenza e Palermo hanno organizzato iniziative di sensibilizzazione. A Cagliari ci sono stati per sette giorni banchetti informativi davanti alla Rinascente e in centro città che invitavano a non regalare l’apartheid israeliana.

nataleapartheidfree-cagliariCagliari

A Firenze due passeggiate di attiviste/i con cartelli “sandwich” nelle strade dello shopping hanno informato le persone in cerca di regali sui prodotti da boicottare. A Massa, Carrara e Sarzano iniziative per il boicottaggio dei gasatori per l’acqua frizzante della Sodastream, ditta israeliana che trae profitti dall’occupazione.

nataleapartheidfree-firenzeFirenze

A Roma, è stata organizzata una giornata di boicottaggio a tre tappe, con azioni contro i prodotti cosmetici israeliani di Sabon, i gasatori di Sodastream e le stampanti e computer dell’HP, che fornisce sistemi informatici all’esercito israeliano.

A Bologna, due iniziative hanno attirato l’attenzione con regali dell’apartheid israeliana sotto l'albero di Natale in centro città mentre Babbo Natale distribuiva volantini sui prodotti da boicottare.

nataleapartheidfree-bolognaBologna

Un flash mob a Milano ha chiesto all’Esselunga di cessare la vendita di prodotti israeliani e di togliere dal catalogo premi i prodotti Sodastream.

Mentre a Trieste un presidio ha invitato commercianti a non vendere e consumatori a non comprare i prodotti israeliani. E a Torino, un’azione di deshelving ha svuotato gli scafali dei prodotti agricoli israeliani, i gasatori della Sodastream e le cartucce di inchiostro dell’HP all’ipermercato della Carrefour. 

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Iniziative per promuovere il boicottaggio dei prodotti israeliani si sono tenute in molti paesi del mondo. Il Comitato nazionale palestinese per il BDS ha distribuito biglietti di Natale per il boicottaggio a Betlemme.

biglietti-natale-bnc

 

In Norvegia, Babbo Natale ha restituito ai negozi i prodotti Sodastream trovati nel sacco.

E dalla Catalunya arriva un video geniale del presepe sotto occupazione.

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In tutto il mondo, crescono le azioni per il boicottaggio di Israele, contro le violazioni dei diritti umani e della legalità internazionale, a sostegno della lotta della popolazione palestinese per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza.

Buone feste, e boicotta Israele fino a quando la Palestina non sarà libera.

BDS Italia

Per i palestinesi e le persone di coscienza in tutto il mondo il 2014 sarà ricordato come l'anno in cui Israele ha compiuto la sua più sanguinosa strage dei palestinesi nella Striscia di Gaza assediata.

Ma il 2014 è stato anche un anno di lotta che ha visto proseguire la resistenza, livelli senza precedenti di solidarietà internazionale con la Palestina e enormi passi in avanti per il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS).

Ecco la nostra rassegna di alcuni dei principali sviluppi del BDS nel 2014. Il Comitato Nazionale palestinese per il BDS (BNC), la coalizione di organizzazioni della società civile palestinese che si impegna a guidare e sostenere il movimento BDS, ringrazia vivamente ogni persona che ha sostenuto e contribuito al movimento quest'anno.

Se potete, vi chiediamo di fare una donazione per la nostra prima raccolta fondi. Ci aiuterà a produrre materiale e ricerche di cui il nostro movimento ha bisogno per avere un impatto ancora maggiore nel corso del 2015.

Gennaio - Scarlett Johansson aiuta a portare il BDS al centro dell’attenzione

2014-janL'anno si è aperto con una polemica internazionale sulla decisione della star di Hollywood Scarlett Johansson di diventare ambasciatrice del marchio per SodaStream, il produttore israeliano di macchine per l’acqua gasata che ha una fabbrica in un insediamento illegale israeliano.

La mossa ha attirato particolare attenzione perché la star di Lost in Translation era anche un’ambasciatrice di Oxfam, una ONG internazionale che condanna gli insediamenti illegali israeliani. Su Oxfam si è esercitata un’enorme pressione affinché scaricasse Johansson e criticasse pubblicamente la sua decisione.

Alla fine è stata Johansson a porre fine alla saga quando si è dimessa come rappresentante di Oxfam, ma non prima che le immagini circa il suo sostegno al regime di apartheid israeliano siano diventate fenomeni su internet e social media e che il movimento BDS abbia avuto livelli di attenzione senza precedenti da parte dei media internazionali. Il prezzo delle azioni di SodaStream ha subito il primo di tanti colpi.

Il gigante dei fondi pensione olandesi disinveste dalle banche israeliane
In una mossa che ha posto le basi per altri fondi europei a seguire l'esempio più avanti nel corso dell'anno, il fondo pensione olandese PGGM ha annunciato il disinvestimento di decine di milioni di euro da cinque delle più grandi banche di Israele a causa del loro profondo coinvolgimento nei crimini di Israele contro i palestinesi. Il fondo gestisce le pensioni di 2,5 milioni di persone.

Veolia perde un contratto da $ 4,5 miliardi a Boston
Gli attivisti a Boston hanno festeggiato dopo che la multinazionale francese Veolia ha perso un contratto da 4,5 miliardi di dollari a seguito di una campagna vigorosa che denunciava la fornitura di infrastrutture della società negli insediamenti illegali israeliani.

Amici della Terra Internazionale si unisce alla crescente campagna BDS
Il mese di gennaio ha visto anche Amici della Terra Internazionale segnalare il proprio sostegno alla campagna contro la società idrica statale israeliana Mekorot e ad altre campagne di boicottaggio e disinvestimento.

Il Cantante norvegese Moddi annulla un concerto in programma in Israele
La sua decisione è stata in risposta diretta ad una forte campagna sui social media guidata da attivisti BDS a Gaza.

Fai una donazione al Comitato Nazionale Palestinese per il BDS

Questa estate Israele ha dato corso al suo massacro più sanguinoso di palestinesi nella Striscia di Gaza, come ancora non si era mai visto. Sono stati uccisi più di 2.190 palestinesi mentre Israele ha deliberatamente preso di mira civili e infrastrutture civili.

Ma il 2014 ha visto anche livelli senza precedenti di solidarietà con la lotta palestinese. Centinaia di migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro l'attacco israeliano a Gaza, e il movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) si è guadagnato il sostegno di massa da parte di persone e organizzazioni in tutto il mondo.

Grazie alle costanti e creative campagne di attivisti di tutto il mondo, il movimento BDS sta cominciando ad avere un effetto reale.

Esportatori israeliani si lamentano di quanto sia sempre più difficile per loro esportare i propri prodotti a causa della crescita del boicottaggio.

Una dichiarazione del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS in occasione della Giornata delle Nazioni Unite per i diritti umani

Palestina Occupata - Dall'adozione della Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo e della risoluzione 194 delle Nazioni Unite - 10 e 11 dicembre 1948, l'ONU ha affermato in numerose occasioni i diritti umani del popolo palestinese, compreso il diritto dei rifugiati al ritorno alle loro case e proprietà e il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese. Ma l'ONU ha fallito riguardo al problema delle gravi e persistenti violazioni israeliane del diritto internazionale che impediscono l'esercizio di questi diritti da parte dei palestinesi o di considerare Israele responsabile di tali violazioni.

Dopo sessantasei anni e in occasione della Giornata per i Diritti umani dell'ONU 2014, il Comitato Nazionale (BNC), Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni (BDS), in rappresentanza di tutti i settori della società civile palestinese, ribadisce il suo invito alle Nazioni Unite e agli stati membri a riconoscere finalmente ciò che è sotto gli occhi di tutti: Israele non è né uno Stato democratico fondato sullo stato di diritto, né una potenza occupante temporanea così come è definito dal diritto internazionale umanitario. Israele è un regime criminale di colonialismo e apartheid che sistematicamente opprime e sposta i palestinesi con l'obiettivo di ottenere il controllo permanente di un esclusivo "stato ebraico" nella maggior parte del paese, compresi la maggior parte dei Territori Palestinesi Occupati (OPT) nel 1967.

Gli elementi dell'apartheid israeliano

Lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale definisce apartheid atti disumani "commessi nel contesto di un regime istituzionalizzato di oppressione sistematica e di dominazione da parte di un gruppo razziale su uno o più gruppi razziali e commessi con l'intenzione di mantenere tale regime."

L'articolo 1 della Convenzione Internazionale per l'Eliminazione di tutte le Forme di Discriminazione Razziale definisce come "discriminazione razziale" "ogni distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, che abbia lo scopo o l'effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l'esercizio, in condizioni di parità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale o in ogni altro della vita pubblica."

Il Comitato Nazionale Palestinese Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BNC), ampia coalizione di organizzazioni della società civile palestinese che lavora per sostenere il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), saluta calorosamente tutti coloro che stanno organizzando eventi e azioni per celebrare la Giornata delle Nazioni Unite di Solidarietà con il Popolo Palestinese.

A poco più di tre mesi dalla fine della strage di Israele di oltre 2.190 di noi palestinesi a Gaza, troviamo conforto e ispirazione dalla imponente ondata di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), azione di risposta organizzata dai sostenitori della nostra lotta in tutto il mondo.

Con l’acquisto dei prodotti israeliani ti rendi complice della violazione dei diritti umani, del diritto internazionale e finanzi l’occupazione, l’oppressione e l’apartheid israeliane.

Con un gesto etico puoi dire NO a questa economia di guerra e sostenere il popolo palestinese.

Partecipa al Mese di Mobilitazione per un #NataleApartheidFree: dal 29 Novembre al 24 Dicembre 2014! Organizza iniziative di boicottaggio e sensibilizzazione nella tua città: banchetti con volantinaggio, flash mob dentro centri commerciali/negozi, canti natalizi riadattati.

» Scarica il volantino finta pubblicità con i prodotti da boicottare

» Evento Facebook

Azioni in programma a Bologna, Cagliari, Firenze, Massa CarraraMilano, Palermo, PotenzaRoma, Sarzana, Torino, Trieste.

» Comunica le iniziative a BDS Italia per essere elencate sul nostro sito: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Di seguito i prodotti da boicottare e link a volantini, immagini e altro materiale.

QUESTO NATALE FAI LA TUA PARTE: NON REGALARE L’APARTHEID!

Comunicato di BDS Italia

Dal 21 novembre a Firenze avrà luogo il 'Florence Queer Festival' che ospiterà una retrospettiva di cinema israeliano a tematica gay.

Da anni ormai, uno degli strumenti di propaganda dello stato israeliano consiste nel vendersi come uno stato moderno, democratico e tollerante verso i gay, rafforzando la retorica che definisce 'barbare e retrograde' le popolazioni confinanti, senza mai nominare il colonialismo sionista, l'occupazione militare e il sistema d'Apartheid che opprime la popolazione palestinese.

Questo tipo di operazione denominata 'Pinkwashing' (lavaggio rosa) è profumatamente finanziata dagli organi governativi israeliani e attraverso la produzione culturale, artistica, cinematografica, ma anche attraverso la promozione turistica indirizzata verso i soggetti lgbtiq, tenta di coprire e normalizzare la quotidiana brutalità dell'occupazione sionista delle terre palestinesi, proponendo un'immagine positiva di Israele attraverso il sistema di diritti, basati sul privilegio, dei gay israeliani.

 

 

Una replica alle repliche

 

-          Al Festival Danza Urbana

-          A Radio Città del Capo – Popolare Network

In merito alle repliche del Festival “Danza Urbana” [1] e di Radio Città del Capo [2] alla nostra lettera aperta, vorremmo precisare che la campagna di boicottaggio culturale verso Israele non è contro gli artisti israeliani in quanto tali e segue scrupolosamente delle linee guida stabilite dalla Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI) [3], che fa parte del più ampio movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) verso Israele, lanciato nel 2005 da otre 170 organizzazioni della società civile palestinese. [4]

Il 13 settembre si terrà a Capo Frasca una manifestazione nazionale per chiedere il blocco immediato di tutte le esercitazioni militari in Sardegna e in particolare quelle delle forze armate israeliane che portano morte e distruzione in Palestina.

Secondo un documento del Ministero della Difesa, a partire dal 21 settembre a Capo Frasca è previsto un ciclo di esercitazioni degli F15 e F16 della Israeli Air Force (IAF). Da Gaza sono arrivati tantissimi foto-appelli contro le esercitazioni militari israeliane in Sardegna e un appello di organizzazioni e sindacati per intensificare la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, incluso l’embargo militare.