LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicati

Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)

Gentile sostenitore,

Mentre stavamo pianificando la nostra raccolta fondi di fine anno, il nostro sito Web BDS ha subito un attacco senza precedenti. Sono stati registrati oltre 3,9 milioni tentativi di accesso al sito Web, segno che una campagna di pirateria informatica ben organizzata era in atto, chiaramente parte della dichiarata "guerra cibernetica" di Israele contro il movimento BDS non violento per i diritti dei palestinesi.

Abbiamo respinto l'attacco e ci rifiutiamo di cadere in una trappola difensiva. Rimaniamo concentrati sul porre fine alla complicità internazionale con il regime israeliano di apartheid e occupazione militare.

Fare clic per scaricare e stampare questa scheda tecnica. Di seguito è riportato un foglio informativo di solo testo con collegamenti ipertestuali alle fonti.

La Palestina è una questione di giustizia climatica - l'apartheid israeliano non è "verde"

La catastrofica crisi climatica è alimentata dalla disuguaglianza globale e progettata da governi e società complici che mettono il profitto prima delle persone e del pianeta. Ovunque, i meno potenti sono i più colpiti.

I palestinesi autochtoni che vivono sotto l'occupazione e l'apartheid israeliano, senza alcun controllo sulla propria terra e sulle proprie risorse naturali, sono molto vulnerabili alla crisi climatica. Con Israele che monopolizza le risorse, l'aumento delle temperature sta esacerbando la desertificazione e la scarsità di acqua e terra creando un apartheid climatico.

Società multinazionali come AXA e HSBC , che investono in combustibili fossili, sono complici dell'oppressione del popolo palestinese da parte di Israele. Investono in società armandoIsraele, finanziando i suoi insediamenti illegali e saccheggiando la terra e le risorse naturali palestinesi.

Il movimento a guida palestinese di boicottaggio disinvestimento e sanzioni nei confronti dell’apartheid israeliana si rafforza e stringe nuove alleanze.

Bologna ha ospitato dal 27 al 29 settembre due iniziative di BDS Italia, la rete dei gruppi e associazioni che si riconoscono nella iniziativa internazionale a difesa dei diritti del Popolo Palestinese, oppresso da Israele da oltre 70 anni di colonizzazione e un pesante regime di apartheid.

In occasione del Terzo Sciopero Globale per il Futuro “Global Climate Strike” indetto dal movimento internazionale Fridays For Future - ispirato dalla giovane attivista Greta Thunberg - BDS Italia e Coordinamento Campagna BDS Bologna hanno organizzato l'iniziativa L'impatto delle attività militari sull'ambiente: dalla Palestina alla Sardegna presso il Centro Sociale della Pace del Pratello.

L’evento, molto partecipato, ha visto gli interventi di rappresentanti del movimento Fridays for Future, Amnesty International, Peacelink, del collettivo sardo A Foras, oltre al rappresentante del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC).

Con approcci e prospettive diverse, l’incontro ha denunciato le responsabilità del settore militare nelle devastazioni ambientali concentrando l’attenzione su due casi: il disastro ambientale causato negli anni dalla occupazione israeliana in Palestina, e le conseguenze delle servitù militari sul territorio della Sardegna.

Nei giorni 28 e 29 si sono tenuti i lavori della V Assemblea nazionale di BDS Italia, con rappresentanti di gruppi locali di molte città italiane, dal Piemonte alla Sicilia, e di studenti di collettivi studenteschi attivi nel sostegno alla lotta palestinese.

In occasione del Terzo Sciopero Globale per il Futuro #ClimateStrike organizzato da #FridaysForFuture, il #27settembre 2019 alle 19:45, BDS Italia e il Coordinamento Campagna BDS Bologna vi invitano all'iniziativa:

L'impatto delle attività militari sull'ambiente: dalla Palestina alla Sardegna

Le responsabilità del settore militare nelle devastazioni ambientali. L'importanza delle lotte per la tutela e la difesa del territorio.

Venerdì, 27 settembre

Bologna, Centro Sociale della Pace
Via del Pratello 53

Evento Facebook • Scarica la locandina

Chiedi alle multinazionali di smettere di investire in combustibili fossili e nell'oppressione israeliana del popolo palestinese.

Nell’aderire al Global Climate Strike [Sciopero generale sul clima, N.d.T.] (20-27 settembre), chiediamo la cessazione dell'uso dei combustibili fossili, la giustizia climatica per tutti e interventi governativi al vertice sul clima delle Nazioni Unite.

La crisi climatica sempre più catastrofica, alimentata dalla disuguaglianza globale, è stata resa possibile con la complicità di aziende e governi che mettono il profitto davanti alle persone e al pianeta.

I più colpiti dalla crisi climatica sono i più deboli. Senza alcun controllo sulla loro terra o sulle risorse naturali, i palestinesi autoctoni subiscono, sotto il regime repressivo di Israele, un’apartheid climatico.

Le multinazionali investono sui combustibili fossili e sull'oppressione israeliana del popolo palestinese, sul saccheggio delle risorse naturali dei palestinesi e sullo sfruttamento della terra palestinese.

                                                                         Agisci ora:

  1. Clicca per chiedere alla banca britannica HSBC di cessare il finanziamento della repressione israeliana e dell'industria dei combustibili fossili
  2. Clicca per chiedere al gigante assicurativo francese AXA di disinvestire dal regime coloniale israeliano e dai combustibili fossili che distruggono il pianeta

L'inquinamento dell'acqua, dell'aria e del suolo causato dal blocco israeliano e dalle guerre contro Gaza ne avvelenano la vita. Nel resto del territorio palestinese occupato, Israele ruba la terra e l’acqua dei palestinesi e distrugge ulivi centenari e impianti per l'energia solare.

Il nostro movimento non violento si oppone a tutte le forme di razzismo e discriminazione razziale

Il movimento BDS per i diritti dei Palestinesi condanna con la massima fermezza i gruppi razzisti e fascisti emergenti in Germania e in Europa. Il nostro movimento non violento si oppone, per principio, a tutte le forme di razzismo e discriminazione razziale, inclusi l'antisemitismo e l'islamofobia.

La popolarità del governo israeliano sta drasticamente diminuendo a causa delle sue palesi alleanze con l'estrema destra mondiale, compresi organizzazioni xenofobe e antisemite negli Stati Uniti e in Europa. Nel disperato tentativo di contrastare questa tendenza, Israele e i suoi gruppi di pressione stanno disperatamente promuovendo una definizione fraudolenta di antisemitismo che pregiudichi la lotta pacifica per i diritti dei Palestinesi, inclusa [quella portata avanti dal, N.d.T.] BDS.

I palestinesi nella loro terra d'origine e in esilio stanno commemorando il 71° anniversario della Nakba ("catastrofe" in arabo, N.d.T.) del 1948. Con speranza, continuiamo a resistere e a insistere sul nostro diritto alla libertà, alla giustizia, all'uguaglianza e alla dignità.

Inoltre stiamo trasmettendo un messaggio di sofferenza e un appello per una vera solidarietà, non carità, in questo periodo più difficile nella nostra lotta per la liberazione. Israele sta intensificando brutalmente quello che lo scomparso Edward Said una volta descrisse come il "fare scomparire" il popolo palestinese, politicamente, geograficamente e perfino fisicamente. E questo è permesso dal sostegno cieco da parte dell’amministrazione Trump anti-palestinese e dalla profonda complicità dell'Unione Europea e di altre potenze nel mondo.

Dopo le partecipate conferenze con Prof. Virginia Tilley, prosegue in varie città Italiane la 15° Settimana contro l’apartheid israeliana (Israeli Apartheid Week), con presentazioni di libri, proiezioni di film, incontri e dj set. Vedi l'elenco delle iniziative.

La Israeli Apartheid Week (IAW) è un'iniziativa internazionale a cadenza annuale, giunta alla sua 15° edizione, che ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle politiche di colonizzazione, di occupazione e di apartheid attuate dallo stato israeliano contro i palestinesi e di promuovere le campagne del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per costringere Israele a rispettare i diritti umani e la legalità internazionale. Si tiene ormai in oltre 200 città in tutto il mondo.

La IAW 2019 ha come tema centrale: “Stop Arming Colonialism / Basta armi al colonialismo”. Israele è in grado di continuare la sua occupazione illegale e il regime di apartheid sui palestinesi, anche grazie alle vendite di armi e al sostegno militare che riceve dai governi di tutto il mondo. L’Italia è al quarto posto in Europa  nella esportazione di armamenti verso Israele.

Dal 10 al 17 marzo 2019 sarà in Italia e in Slovenia (Torino, Lubiana, Trieste, Bologna, Roma) per una serie di incontri la Prof. Virginia Tilley, co-autrice, insieme al giurista Richard Falk, del rapporto commissionato dall’ONU “Pratiche israeliane nei confronti del popolo palestinese e questione dell’apartheid.” Il rapporto è stato poi ritirato su pressioni di Israele dopo 48 ore, vicenda che portò alle dimissioni, per protesta, della responsabile dell’ufficio ONU che l’aveva commissionato.

Di seguito gli appuntamenti:

Torino, 11 marzo 
Campus Luigi Einaudi, Aula B1, ore 10.00 
Organizzano Progetto Palestina e BDS Torino

Lubiana, 12 marzo
Facoltà di giurisprudenza, Università di Lubiana, ore 16.00
Organizza Gibanje za pravice Palestincev.

Trieste, 13 marzo
Circolo della Stampa di Trieste, ore 17.30 
Organizzano Ibriq e Salaam ragazzi dell'olivo Trieste

Bologna, 14 marzo
Scuola di Lettere e Beni Culturali, Università di Bologna, Aula VI, ore 17.00 
Organizzano Coordinamento Campagna BDS Bologna e Universitari Contro L'Apartheid Israeliana - Bologna

Roma, 15 marzo
via Firenze 38, ore 18.00
Organizzano Amici della Mezza Luna Palestinese, BDS Roma, Rete Ebrei Contro l'Occupazione, Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese

Ecco 18 momenti salienti dell'impatto diretto e indiretto del BDS nel corso del 2018. Celebriamo gli straordinari passi avanti che il movimento BDS a favore dei diritti dei palestinesi ha compiuto con il vostro sostegno. Stiamo mettendo in luce i crimini e le politiche di apartheid di Israele e stiamo facendo pressione per porvi fine.

Aiutateci con una donazione a fare di più nell'anno a venire. Insieme possiamo e vogliamo rendere le parole "libertà, giustizia e uguaglianza" non un'aspirazione, ma una realtà.

  • Airbnb ha deciso di non trarre più benefici dalla maggior parte degli insediamenti israeliani illegali costruiti sulle terre rubate ai palestinesi. Ciò è la conseguenza di una campagna internazionale guidata dalla coalizione #StolenHomes di organizzazioni affiliate al movimento BDS a favore dei diritti dei palestinesi e organizzazioni per i diritti umani.