LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicati

Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)

Sedici anni fa, abbiamo lanciato l'appello BDS della società civile palestinese per il boicottaggio internazionale, il disinvestimento e le sanzioni contro l'apartheid in Israele come è stato fatto contro l'apartheid in Sud Africa.

Oggi, numerosi personaggi pubblici, istituzioni e organizzazioni per i diritti umani in tutto il mondo, tra cui Human Rights Watch, lo riconoscono: Israele mantiene un regime criminale di apartheid contro tutti noi, palestinesi sotto l'occupazione israeliana, cittadini palestinesi di Israele e rifugiati esiliati.

Tuttavia, la maggior parte dei governi, delle organizzazioni regionali e internazionali, nonché delle imprese commerciali ignorano i propri obblighi giuridici e molti rimangono complici del regime di apartheid israeliano. La complicità è particolarmente grande tra gli "ex" stati coloniali e gli stati coloniali di insediamento, che, come Israele, sono emersi dalla pulizia etnica e dal saccheggio delle nazioni indigene.

Sostieni le nostre campagne BDS per porre fine alla complicità internazionale con l'apartheid israeliana. 

Il riconoscimento internazionale che Israele è uno stato di apartheid è un primo passo verso lo smantellamento dell'apartheid. Inoltre, la libertà, la giustizia e l'uguaglianza per i palestinesi non possono essere raggiunte solo attraverso il perseguimento penale di funzionari e pianificatori dell'apartheid. La decolonizzazione e una radicale trasformazione dei rapporti e delle strutture di potere politico ed economico sono essenziali per arrivarci.

In passato, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha condannato l'apartheid in Africa meridionale come una minaccia alla sicurezza internazionale e come una flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto all'autodeterminazione dei popoli sotto il dominio coloniale e straniero. Ha invitato tutti gli stati a porre fine alle relazioni militari, economiche, culturali e diplomatiche con il Sudafrica e ha istituito uno speciale Comitato e un Centro delle Nazioni Unite per aiutare a sradicare l'apartheid.

Sostieni il nostro movimento nel portare la lotta contro l'apartheid israeliana al livello successivo, diventa un donatore mensile!

Mentre stiamo portando la lotta per i diritti dei palestinesi al livello successivo, cerchiamo sostegno nelle Nazioni Unite, in particolare dai paesi del Sud del mondo che condividono l'esperienza di resistere all'oppressione e allo sfruttamento coloniale.

Dal solo luglio 2020, 10 ex presidenti, oltre 700 parlamentari e decine di movimenti sociali e di popoli indigeni dall'Asia, dall'Africa e dall'America Latina hanno aderito alla Global South Response, esprimendo sostegno all'appello della società civile palestinese per un'indagine delle Nazioni Unite sull’apartheid israeliana. Tra le altre richieste, hanno sostenuto la fine dei legami militari, commerciali, culturali e diplomatici con l'Israele dell’apartheid e l'imposizione di sanzioni legali e mirate su di essa.

Con il tuo sostegno, porre fine all'apartheid israeliano è nelle nostre mani.

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia

Comunicato del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)

Contesto:

Da quando l'attivista palestinese anticorruzione e per diritti umani Nizar Banat è stato arrestato e picchiato duramente la scorsa settimana dalle forze di sicurezza dell'Autorità Palestinese (AP) ed è morto durante la loro custodia, l'opinione pubblica palestinese è rimasta indignata. Questi arresti e torture costituiscono violazioni flagranti dei sacrosanti principi palestinesi e delle convenzioni internazionali sui diritti umani di cui l'Autorità Palestinese è parte. Grandi proteste per le strade e sui social media, così come iniziative a livello di comunità, hanno avuto luogo in Cisgiordania e a Gaza, con la partecipazione di cittadini palestinesi dell'attuale Israele. Diverse proteste sono state accolte con una dura repressione da parte delle forze di sicurezza, tra cui molti agenti in abiti civili, come documentato dagli osservatori palestinesi per i diritti umani.

In gran parte i palestinesi considerano Banat un "martire della libertà di espressione" che è stato messo a tacere a causa della sua intransigente denuncia della corruzione sistemica nelle strutture dell'AP.

Questo sabato 5 giugno si tiene l'assemblea annuale degli azionisti della CAF, una società basca che sta costruendo la metropolitana leggera Jerusalem Light Rail (JLR), una linea di tram che collega gli insediamenti illegali israeliani a Gerusalemme.

La metropolitana leggera (JLR) passa attraverso la Gerusalemme occupata, compreso il quartiere palestinese di Sheikh Jarrah, in cui Israele vuole realizzare una pulizia etnica.

Abbiamo bisogno del tuo aiuto per fare pressione sugli azionisti della società CAF, la CAF deve porre fine alla sua complicità con la violenta occupazione israeliana di Gerusalemme.

Quattro famiglie palestinesi stanno affrontando un'espulsione dalle loro case di Gerusalemme nel quartiere di Sheikh Jarrah. Nelle ultime settimane i coloni israeliani, con il sostegno delle forze armate e di polizia di Israele, hanno attaccato violentemente i palestinesi a Sheikh Jarrah e nel resto della Gerusalemme occupata.

Quest'ultima ondata di attacchi non è nuova ed è una parte fondamentale della sistematica pulizia etnica nei confronti dei palestinesi a Gerusalemme da parte di Israele, il che è illegale sulla base del diritto internazionale.

I palestinesi di Sheikh Jarrah sono resilienti e resistenti e, nonostante i brutali attacchi da parte di Israele, non rinunceranno ai propri diritti sulle loro case.

Puoi sostenerli facendo pressioni sulla CAF affinché abbandoni il progetto della realizzazione del tram coloniale di Israele.

La pressione funziona, e c'è un precedente. Due settimane fa, il Norwegian Oil Fund ha disinvestito dal partner della CAF nella JLR, la compagnia israeliana Shapir, a causa della sua complicità nelle violazioni dei diritti umani. Il Norwegian Oil Fund è anche azionista della CAF.

Sabato [5 giugno, N.d.T.] gli azionisti della CAF dovranno fare una scelta: portare la società fuori da Sheikh Jarrah e dalla Gerusalemme occupata o affrontare la perdita di contratti redditizi in tutto il mondo attraverso l'azione del BDS.

 FIRMATE LA LETTERA AGLI AZIONISTI/E DELLA CAF

Testo della lettera 

FACCIA CESSARE LE ATTIVITÀ ILLEGALI DELLA CAF A GERUSALEMME

Gentile Signora o Signore,

Le mando questa e-mail in quanto lei è un/a azionista della società CAF o un/a affiliato/a a una società che ha investito in CAF.

Le sto scrivendo in vista dell'assemblea degli azionisti del 5 giugno per esortarla a porre fine al coinvolgimento della CAF nella costruzione della metropolitana leggera (Jerusalem Light Rail - JLR) di Israele nella Gerusalemme Est occupata.

La metropolitana leggera passa attraverso la Gerusalemme occupata, compreso il quartiere palestinese di Sheikh Jarrah, in cui Israele vuole realizzare una pulizia etnica e che nelle ultime settimane ha ricevuto ampia attenzione da parte dei media e dei governi.

Come forse saprà, spinto dai recenti attacchi israeliani contro i palestinesi, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) la scorsa settimana ha stabilito di istituire una commissione d'inchiesta operativa per indagare sulle violazioni e gli abusi dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati, tra cui Gerusalemme Est, dove la CAF lavora sulla JLR.

Le colonie nei Territori Palestinesi Occupati, comprese quelle a Gerusalemme Est, sono illegali e costituiscono un crimine di guerra. Nel 2016, l’UNHRC ha stabilito che "la messa in servizio da parte di Israele di una linea tranviaria che colleghi gli insediamenti con Gerusalemme Ovest ... è una chiara violazione del diritto internazionale e delle relative risoluzioni delle Nazioni Unite" e ha invitato Israele a interrompere immediatamente la costruzione della JLR.

Il partner in affari della CAF per la JLR, la società israeliana Shapir, è riportata nel database delle Nazioni Unite tra le società coinvolte in affari con gli insediamenti illegali israeliani. Lo scorso dicembre più di 30 organizzazioni, tra cui Amnesty International Spagna, hanno richiesto alle Nazioni Unite di includere la CAF nel database nel prossimo aggiornamento.

È anche importante notare che i sindacati della CAF chiedono all'azienda di porre fine al suo coinvolgimento nei lavori per la JLR. Inoltre, otto sindacati norvegesi hanno chiesto il boicottaggio della CAF ed è in corso una campagna a livello europeo che invita le istituzioni pubbliche ad astenersi dallo stringere contratti colla CAF fino a quando non rispetti i diritti umani palestinesi e ponga fine al suo coinvolgimento nella costruzione della metropolitana leggera illegale e nelle attività degli insediamenti coloniali israeliani.

Alla luce di quanto sopra, la esorto a garantire che la CAF ponga fine alla sua complicità nelle violazioni dei diritti umani a Gerusalemme cessando immediatamente suo coinvolgimento nella JLR.

Cordiali saluti,

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia

BDS Italia condanna la decisione di Francesco Totti, idolo calcistico della Roma, di recarsi a Tel Aviv in Israele per assistere in TV alla partita conclusiva della Champions League di domani (che si giocherà in Portogallo), nell’ambito di un evento organizzato dalla multinazionale Heineken, sponsor del torneo della UEFA ed organizzatore del progetto Totti’s friends.

Con l’aiuto di Heineken, Israele vuole proporsi al pubblico del calcio come un Paese “normale”, questa volta piegando al suo piano quello che è stato un simbolo della passione calcistica italiana ed infliggendo un’umiliazione alla sua tifoseria.

Totti si presta a questa operazione ad appena una settimana dalla fine dei bombardamenti israeliani su Gaza, che hanno ucciso 254 palestinesi, di cui 67 bambini, ferito oltre 1900, ed abbattuto edifici residenziali e strutture sanitarie, fatti su cui il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU ha deciso di aprire con urgenza un’inchiesta internazionale indipendente per possibili crimini di guerra.

Mentre pulizia etnica e repressione israeliane si fanno più dure in tutta la Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est -all'origine di questa ultima escalation-, e in Israele, l'ex capitano della Roma accetta di fare da diversivo per distogliere l'opinione internazionale dalle crude immagini della devastazione recata alla Striscia di Gaza e dall'invasione della moschea di Al Aqsa che i pur parchi media hanno dovuto mostrare.

Ancora una volta, Israele utilizza lo sport, ed in particolare il calcio, per nascondere le proprie violazioni dei diritti dei palestinesi, le sue politiche di apartheid e di repressione delle giuste aspirazioni palestinesi alla libertà, all’uguaglianza e al diritto al ritorno.

Mentre numeri senza precedenti di atleti professionisti e grandi star del calcio come Riyad Mahrez, Paul Pogba, Amad Diallo, Hamza Choudhury e Wesley Fofana prendono posizione a favore dei diritti del popolo palestinese, la decisione di Totti va in netta controtendenza consentendo ad Israele di utilizzare la sua immagine per mascherare i suoi crimini.

Solo nel mese di maggio, l’esercito israeliano ha ucciso due promettenti calciatori palestinesi, il sedicenne Said Odeh della Balata FC a Nablus in Cisgiordania e Muath Nabil Al-Zaanin della Beit FC a Gaza.

Il movimento BDS denuncia l’utilizzo strumentale dello sport da parte di Israele e le complicità di aziende come Puma che sponsorizza la Israel Football Association (IFA). Con la sponsorizzazione di IFA, che comprende squadre di calcio che hanno sede nelle colonie illegali israeliane, Puma sostiene la continua pulizia etnica dei palestinesi dalla propria terra e aiuta Israele a utilizzare lo sport per distrarre l’attenzione dai suoi crimini e per normalizzare le colonie illegali.

Come BDS Italia chiediamo a Totti di non prestarsi alle operazioni propagandistiche di Israele e di unirsi ad altri campioni dello sport nella campagna #BoycottPuma e in altre iniziative che fanno dello sport uno strumento di solidarietà e di promozione dei diritti umani.

Inoltre chiediamo ai fan di Totti, che hanno a cuore i diritti umani e il diritto internazionale, di esprimere sui social media al loro idolo la loro delusione per la sua scelta di essere uno strumento della propaganda israeliana contro i diritti dei palestinesi.

BDS Italia
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BDS Italia è un movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l'occupazione e l'apartheid israeliane, costituito da associazioni e gruppi in tutta Italia che hanno aderito all'appello della società civile palestinese del 2005 e promuovono campagne e iniziative BDS a livello nazionale e locale. Il movimento BDS sostiene la parità di diritti per tutte e tutti e perciò si oppone ad ogni forma di razzismo, fascismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia, discriminazione etnica e religiosa.

Alla luce dei continui finanziamenti da parte del governo degli Stati Uniti al regime israeliano di occupazione militare, colonialismo e apartheid e della sua protezione riguardo gli obblighi di risponderne, la società civile palestinese condanna la visita del Segretario di Stato degli Stati Uniti nella città di Ramallah occupata.

Nonostante il massacro di Israele a Gaza, l'amministrazione Biden ha approvato la vendita a Israele di bombe a guida di precisione per 735 milioni di dollari, consentendole di continuare a massacrare con precisione le famiglie palestinesi a Gaza e altrove.

Dal 1948 gli Stati Uniti hanno fornito a Israele finanziamenti militari e altri aiuti per un valore di 146 miliardi di dollari, finanziando la Nakba in corso contro la popolazione palestinese autoctona. Gli Stati Uniti danno ancora 3,8 miliardi di dollari all'anno a Israele in finanziamenti militari.

Tutti questi finanziamenti per l'apartheid, e gli altri trilioni di dollari spesi nel corso degli anni nel complesso militare-industriale e della sicurezza, avrebbero potuto fare molto per sollevare dalla povertà milioni di persone negli Stati Uniti - in particolare le comunità nere e autoctone - creare posti di lavoro sostenibili e fornire una migliore istruzione e assistenza sanitaria a milioni di persone.

I palestinesi appoggiano il Movement for Black Lives e altri movimenti per i diritti nelle loro lotte per la giustizia razziale, sociale, economica, di genere e climatica. Sosteniamo la loro richiesta di spostare le priorità del budget degli Stati Uniti dall'egemonia militare e dall'oppressione imperiale in tutto il mondo, compreso il finanziamento dell'apartheid israeliano, al pagamento di risarcimenti per secoli di ingiustizie e distruzioni e alla fine del razzismo strutturale e della supremazia bianca.

Gli Stati Uniti hanno incoraggiato i crimini israeliani usando decine di volte il loro potere di veto per bloccare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che condannano le violazioni israeliane dei diritti dei palestinesi e ne chiedono l'assunzione di responsabilità.

Gli Stati Uniti hanno riconosciuto la Gerusalemme occupata come capitale di Israele, in violazione del diritto internazionale e contro la volontà della stragrande maggioranza del mondo.

L'amministrazione Biden ha proseguito nel sostegno offerto alla guerra di Israele contro il BDS, mentre il 72% di tutti gli americani si oppone alle leggi anti-BDS in quanto incostituzionali. Ciò è in contrasto con lo spostamento della base del Partito Democratico verso il sostegno ai diritti dei palestinesi, come dimostrato da un recente sondaggio e da una lettera di 500 membri dello staff del Partito che chiedono che Israele venga ritenuto responsabile.

Sia sotto lo xenofobo, fanaticamente anti-palestinese Trump, sia sotto il più liberale, anti-palestinese Biden, i palestinesi non hanno notato alcuna differenza sostanziale nelle politiche militaristiche e criminali dell'imperialismo statunitense in tutto il mondo, men che meno in Palestina.

Gli Stati Uniti non sono un "mediatore onesto". Sono i complici di Israele. Devono porre fine ai finanziamenti militari all'apartheid israeliano e riconoscere i diritti inalienabili dei palestinesi come sancito dalle leggi internazionale.

Dopo il cessate il fuoco dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi come BDS per fare cessare l’apartheid. #CeaseApartheid. È nelle nostre mani #InOurHands.

Fonte : BNC

Traduzione di BDS Italia

I palestinesi a Gerusalemme e in tutta la Palestina storica parteciperanno domani uno sciopero generale per protestare contro i massacri di Israele a Gaza e la repressione del colonialismo di insediamento e dell'apartheid e la pulizia etnica contro le comunità palestinesi ovunque.

I palestinesi chiedono una solidarietà significativa con il loro sciopero generale. Lo smantellamento del regime israeliano di occupazione militare, colonialismo di insediamento e apartheid è nelle nostre mani. Anche nelle tue mani. Contiamo su di voi per porre fine alla complicità del vostro stato, istituzione, organizzazione, sindacato, chiesa, ecc. nei crimini di guerra israeliani e nei crimini contro l'umanità perpetrati contro il popolo palestinese indigeno. Il silenzio e il barcamenarsi tra le due parti sono immorali, poiché rafforzano l'impunità criminale di Israele.

Ecco 5 azioni che puoi fare per dimostrare che anche lo smantellamento del regime di oppressione israeliano è nelle tue mani:

  1. Inonda parlamentari, rappresentanti eletti a tutti i livelli, amministratori universitari, leader di federazioni sindacali, tra gli altri con lettere che chiedono il loro sostegno per sanzioni mirate per smantellare l'apartheid israeliana, a partire da un embargo bidirezionale su tutto il commercio e la ricerca congiunta nel settore militare e della sicurezza. Se fai parte di un sindacato di portuali, mobilitati per bloccare le operazioni delle spedizioni israeliane, in particolare quelle militari.
  2. Indossa una kefiah palestinese (o parti di essa) come simbolo di solidarietà, o mostrala dalla tua finestra o sui tuoi social media (profilo), se ne hai uno.
  3. Unisciti a un gruppo BDS vicino a te o formane uno se non ce n'è. Campagne sostenibili e strategiche sono la forma più efficace di solidarietà significativa.
  4. Dichiara la tua comunità, chiesa, sindacato, quartiere, associazione uno Spazio Libero dall’Apartheid Israeliana (SPLAI) che si rifiuta di acquistare i prodotti e i servizi delle società israeliane e internazionali che sono complici dell'apartheid e del colonialismo israeliano.
  5. Avvia / intensifica la pianificazione per la prossima grande Giornata d'Azione Globale sabato 22 maggio, sulla base delle imponenti manifestazioni globali dello scorso fine settimana. Mostra ai palestinesi di Gaza e ovunque, ancora una volta, che non sono soli.

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia

È nelle nostre mani #InOurHands smantellare l'apartheid e tutte le forme di razzismo e oppressione. Canalizza la tua rabbia e mobilitati. Oggi più che mai, la vera solidarietà con la lotta palestinese per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza è una parola di tre lettere: BDS!

Nonostante il profondo dolore e la grave perdita di vite e mezzi di sussistenza, la maggior parte dei palestinesi vede raggi di speranza all'orizzonte e si sente orgogliosa di resistere al regime israeliano di occupazione, colonialismo e apartheid nella Palestina storica.

Quando milioni di persone comuni e molte celebrità da Hollywood a Bollywood, atleti famosi provenienti da Europa, mondo arabo, India e Africa e rappresentanti eletti improvvisamente si liberano della loro paura profonda ed esprimono sostegno per i diritti dei palestinesi, sappiamo che questa volta è diverso. Molti in posizioni di influenza stanno imparando definire la solidarietà con la Palestina come BDS.

I massacri a Gaza da parte di Israele, le sue atrocità, espropriazioni e pulizia etnica a Gerusalemme, nella Valle del Giordano, in Galilea e Naqab (Negev), e il suo sostegno agli attacchi razzisti di estrema destra contro le comunità palestinesi indigene ovunque, sono tutti sintomi della nostra Nakba che continua. Ma questa volta è diverso. Era da decenni che il mondo non vedeva lo stato israeliano mostrare così apertamente le sue strutture coloniali fasciste contro la totalità dei palestinesi indigeni, come oggi. A parte il massacro in corso a Gaza, gli organi di potere israeliani hanno spudoratamente assistito e protetto i fascisti ebreo-israeliani mentre perpetravano pogrom, linciaggi e altri attacchi razzisti contro chiunque "sembri arabo" non solo a Gerusalemme, ma anche a Jaffa, Lydda, Ramleh, Acre, Haifa e altrove. Una Nakba che continua davvero.

Israele ha completamente abbandonato la maschera, rivelando come mai prima la vera natura del suo spietato regime di oppressione coloniale a una sezione molto più ampia del mondo. Ora, non sono solo i palestinesi a riconoscere che Israele è anche uno stato di apartheid; il Sudafrica e la Namibia hanno anche ricordato all'ONU che Israele sta perpetrando un sistema di apartheid contro i palestinesi. Inoltre, B'Tselem e Human Rights Watch e altri sono finalmente giunti alla stessa conclusione, aprendo la porta come mai prima alle nostre inattaccabili richieste di responsabilità, di sanzioni mirate, di embarghi militari, di isolamento dell'Israele dell'apartheid in tutti i campi, proprio come il Sud Africa dell'apartheid è stato isolato.

Nel 73° anniversario della Nakba, ricordiamo ovunque alle persone di coscienza che decidere di stare coraggiosamente dalla parte giusta della storia è l'inizio della solidarietà. Per porre fine alla complicità internazionale di stati, istituzioni e imprese nel mantenimento dell'apartheid israeliana l'azione è la parte più cruciale :

  1. Lavorare con reti progressiste per esercitare pressioni sul parlamento e sul governo per (a) porre fine a tutta la cooperazione e il commercio nei settori militate e della sicurezza. (finanziamento militare nel caso degli Stati Uniti) con l’Israele dell'apartheid e regimi di oppressione similmente criminali in tutto il mondo, (b) mettere al bando tutti i beni / servizi delle società che operano negli insediamenti coloniali illegali di Israele ; c) interrompere il sostegno materiale e gli acquisti relativi al gas naturale israeliano saccheggiato e contestato e (d) richiedere un'indagine delle Nazioni Unite sull'apartheid israeliana e la riattivazione dei meccanismi delle Nazioni Unite per combattere l'apartheid.  
  2. Mobilitare la pressione nella tua comunità, sindacato, associazione, chiesa, social network, sindacato studentesco, consiglio comunale, centro culturale o altra organizzazione per dichiararla una Apartheid Free Zone (AFZ) (Spazi Liberi dall’apartheid Israeliana #SPLAI, in Italia, N.d.T.), ponendo fine a tutte le relazioni con l'apartheid israeliana e le aziende che sono complici del suo sistema di oppressione.
  3. Boicottare prodotti / servizi e / o mobilitare pressioni istituzionali per disinvestire da società e banche israeliane e internazionali che sono complici di crimini di guerra israeliani e crimini contro l'umanità. Queste includono tutte le banche israeliane (Leumi, Hapoalim, ecc.) e le principali multinazionali come: Elbit Systems, HP, G4S/Allied Universal, AXA, CAF, PUMA, Caterpillar, General Mills/Pillsbury, Hyundai Heavy Industries, JCB, Volvo, Barclays Bank, Alstom, Motorola Solutions e CEMEX.
  4. Annullare tutti gli impegni accademici, culturali, sportivi e turistici in Israele o supportati/sponsorizzati da Israele (o dai suoi gruppi di pressione e dalle istituzioni complici).
  5. Unirti a una campagna BDS o a un gruppo strategico di solidarietà con la Palestina vicino a te per agire collettivamente ed efficacemente.

È nelle nostre mani #InOurHands smantellare l'apartheid e tutte le forme di razzismo e oppressione. Canalizza la tua rabbia e mobilitati.

Oggi più che mai, la vera solidarietà con la lotta palestinese per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza è una parola di tre lettere: BDS!

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia

La sanguinosa repressione delle proteste popolari palestinesi a Sheikh Jarrah, gli assalti militari a Gaza sotto assedio, i pogrom contro i palestinesi ad Akka, Haifa, Jaffa, Lydda, Ramleh da parte di Israele ci chiamano all'azione.

Agisci subito sui social media

Resistere all'occupazione militare, al colonialismo di insediamento e all'apartheid israeliani è nelle nostre mani. Alza subito la mano contro l'apartheid sui social media. Scatta una foto della tua mano alzata, anche con un messaggio scritto sul palmo, e condividila con l’hashtag #InOurHands.

inourhands

5 cose che TU puoi fare

In Italia, come in molti paesi, il governo e le imprese sono profondamente complici del regime israeliano di apartheid, proprio come erano complici del regime di apartheid in Sud Africa.

Ecco le 5 cose più efficaci che TU puoi fare per sfidare questa complicità e sostenere la lotta palestinese per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza.

Partecipa alle iniziative per la Nakba

In tutto il mondo, come in tutta la Palestina, si scende in piazza, per rompere il silenzio e l’indifferenza, a fianco del popolo palestinese. Partecipa alle iniziative in Italia.

- Bari, venerdì 14/05 ore 17.30 in Piazza Prefettura

- Bologna, sabato 15/05 ore 18 in Piazza dell'Unità

- Bolzano, sabato 15/05 ore 16 in Piazza Walther 

- Brescia, sabato 15/05 ore 16.30 in Largo Formentone

- Cagliari, venerdì 14/05 ore 18 in Piazza Garibaldi

- Catania, domenica 16/05 ore 18 in Piazza Stesicoro

- Empoli, sabato 15/05 ore 17:00 in Piazza della Vittoria

Ferrara, lunedì 17/5 ore 18.30 in Piazza castello

- Firenze, sabato 15/05 ore 16 in Via de' Martelli

- Grosseto, sabato 15/05 ore 10.30 in Piazza Fratelli Rosselli

- Livorno, sabato 15/05 ore 17.30 in Piazza Grande

- Messina, sabato 15/05 ore 17.00 Passeggiata a mare

- Modena domenica 16/05 ore 11 in Piazza Torre

- Napoli, sabato 15/05 ore 16 in Piazza Plebiscito

- Padova, sabato 15/05 ore 11 in Via 8 Febbraio

- Parma, sabato 15/05 ore 15 in Piazzale della Pace

- Pavia, sabato 15/05 ore 17 in Piazza della Vittoria

- Perugia, domenica 16/05 ore 15 in Piazza Italia

Pesaro, domenica 16/05 ore 15.30 in Piazza del Popolo

- Pisa, sabato 15/05 ore 17.30 in Piazza XX settembre

- Pisa, domenica 16/05 ore 18 in Piazza XX Settembre

- Ravenna, sabato 15/05 ore 17.30 in Via Cavour, davanti S.Domenico

- Reggio Emilia, venerdì 14/05 ore 18 in Piazza Prampolini

- Roma, sabato 15/05 ore 16 in Piazza dell'Esquilino

- Salerno, sabato 15/05 ore 17.30 in Piazza Caduti di Brescia

- Savona, venerdì 14/05 ore 17.30 in Piazza Mameli

- Siena, venerdì 14/05 ore 18:00 in Logge del Papa

- Terni, sabato 15/05 ore 17 in Piazza del Popolo

- Torino, sabato 15/05 ore 15 in Piazza Castello

- Torino, domenica 16/05 ore 19 al Csoa Gabrio

- Trento, sabato 15/05 ore 16 in Piazza Duomo

- Trieste, venerdì 14/05 ore 10.30 alla Rai, Via Fabio Severo 7

- Trieste, venerdì 14/05 ore 18.30 Online

- Varese, sabato 15/05 ore 10:30 davanti alla Prefettura

- Verona, venerdì 14/05 ore 16 in Piazza Brà

- Vicenza, sabato 15/05 ore 10.30 in Campo Marzo

La maggior parte dei media mainstream fa eco alla propaganda israeliana equiparando moralmente la violenza dell'oppressore – potenza nucleare - alla resistenza degli oppressi. In uno stravolgimento della verità tipicamente coloniale, si camuffa la violenza dell'apartheid israeliana riferendo di "scontri violenti" tra le "due parti".

Ecco 3 punti chiave da ricordare quando si riportano le notizie o quando si confuta questo mito:

  1. Come dice l'educatore e filosofo brasiliano Paulo Freire,

"Con l'instaurazione di un rapporto di oppressione, la violenza è già iniziata. Mai nella storia la violenza è stata iniziata dagli oppressi. Come potrebbero gli oppressori dare inizio alla violenza, se loro stessi sono il frutto di una violenza? ... Non ci sarebbero oppressi se non ci fosse un rapporto di violenza che li rende violentati, in una situazione oggettiva di oppressione. Inaugurano la violenza coloro che opprimono, coloro che sfruttano, coloro che non si riconoscono negli altri - non gli oppressi, gli sfruttati, quelli che non sono riconosciuti dagli oppressori, come altri".

  1. Poiché l'oppressione è la causa principale della violenza, per porre fine a tutta la violenza - quella dell'oppressore e quella dell'oppresso – occorre agire per porre fine all'oppressione. Smascherare e porre fine alla complicità nel regime di apartheid, colonialismo e occupazione militare di Israele sono le modalità eticamente e strategicamente più efficaci di intervento per la cessazione dell'oppressione e della violenza.
  1. Coloro che, come l'amministrazione degli Stati Uniti e l'Unione Europea, non solo tacciono di fronte all'oppressione israeliana dell'apartheid, ma sono altresì implicati nel renderla possibile attraverso il commercio, la cooperazione militare e di sicurezza e la protezione dalle responsabilità, non hanno alcuna posizione morale per insegnare ai palestinesi oppressi come resistere all'oppressione. Sono complici nella commissione del crimine, nel vero senso della parola.

Fonte: Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)

Traduzione di BDS Italia

In molti paesi, i governi e le imprese sono profondamente complici del regime israeliano di occupazione militare, colonialismo di insediamento e apartheid vecchio di decenni, proprio come erano complici del regime di apartheid in Sud Africa. Israele può sostenere questo regime di oppressione solo con complicità internazionale.

Ecco le 5 cose più efficaci che TU puoi fare per sfidare questa complicità e sostenere la lotta palestinese per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza:

1. Lavorare con reti progressiste per esercitare pressioni sul parlamento e sul governo per (a) porre fine a tutta la cooperazione e il commercio militare e sulla sicurezza (finanziamento militare nel caso degli Stati Uniti) con l’Israele dell’apartheid e regimi di oppressione similmente criminali in tutto il mondo, (b) mettere al bando tutti i beni / servizi delle imprese che operano negli insediamenti coloniali illegali di Israele e (c) richiedere un'indagine delle Nazioni Unite sull'apartheid israeliana.

2. Mobilitare la pressione nella tua comunità, sindacato, associazione, chiesa, social network, sindacato studentesco, consiglio comunale, centro culturale o altra organizzazione per dichiararla una Apartheid Free Zone (AFZ) (Spazi Liberi dall’apartheid Israeliana #SPLAI, in Italia, N.d.T.) ponendo fine a tutte le relazioni con l'apartheid israeliana e le aziende che sono complici del suo sistema di oppressione.

3. Boicottare prodotti / servizi delle e/o mobilitare pressioni istituzionali per disinvestire da, società e banche israeliane e internazionali che sono complici di crimini di guerra israeliani e crimini contro l'umanità. Queste includono tutte le banche israeliane (Leumi, Hapoalim, ecc.) e le principali multinazionali come: Elbit Systems, HP, G4S/Allied Universal, AXA, CAF, PUMA, Caterpillar, General Mills / Pillsbury, Hyundai Heavy Industries, JCB, Volvo, Barclays Bank, Alstom, Motorola Solutions e CEMEX.

4. Annullare tutti gli impegni accademici, culturali, sportivi e turistici in Israele o supportati/sponsorizzati da Israele (o dai suoi gruppi di pressione e dalle istituzioni complici).

5. Unirti a una campagna BDS o a un gruppo strategico di solidarietà con la Palestina vicino a te per agire collettivamente ed efficacemente.

Canalizza la tua rabbia e mobilitati per smantellare l'apartheid e tutte le forme di razzismo e oppressione.

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia