LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicati

Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)

25 Novembre 2012, Palestina Occupata

Cara Alanis Morissette,

Noi della Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI), guardiamo con grande delusione al tuo concerto in Israele in programma per 3 dicembre 2012 [1]. Ci auguriamo che un appello diretto da parte di una campagna, che gode di un vastissimo consenso tra la società civile palestinese, ti convincerà a cancellare questo spettacolo.

Noi troveremmo particolarmente preoccupante se tu scegliessi di esibirti in Israele dato il recente attacco a Gaza, nel quale sono stati uccisi più di 150 civili palestinesi, tra cui 34 bambini [2]. Organizzazioni palestinesi per i diritti umani hanno accusato Israele di crimini di guerra, tra i quali l’avere deliberatamente scelto come obbiettivi militari i civili e le infrastrutture civili.

Palestina occupata, 15 novembre 2012 - L'8 novembre Israele ha lanciato un attacco contro civili nella Striscia di Gaza assediata e occupata, sparando al tredicenne Ahmad Abu Daqqa mentre giocava a calcio con gli amici. Tra l’8 e il 14 novembre Israele ha intensificato i suoi attacchi su Gaza e ha iniziato ad attuare un piano intensivo di aggressione che, ad oggi, ha ucciso almeno 15 palestinesi, di cui almeno 6 bambini e ha ferito oltre 150, prevalentemente civili.

Nonostante notizie sbilanciate da parte dei media occidentali riportino il contrario, è chiaro che Israele ha iniziato questo nuovo assalto, insieme all’escalation, [1] alla vigilia delle sue prossime elezioni politiche, sottolineando la consolidata formula israeliana di corpi palestinesi in cambio di voti. [2]

Vale la pena notare che la stragrande maggioranza della popolazione di Gaza è profuga della pulizia etnica portata avanti dalle milizie sioniste e successivamente dallo stato di Israele durante la Nakba del 1948, e ai quali Israele nega il diritto, garantito dalle Nazioni Unite, di tornare alle loro case d'origine.

La politica commerciale dell'UE non può ignorare le convenzioni di Ginevra: il Parlamento europeo deve respingere il protocollo ACAA con Israele 

Il 23 ottobre ci sarà il voto al Parlamento europeo sul protocollo ACAA (Valutazione della conformità e l'accettazione dei prodotti industriali) annesso all´accordo di associazione UE-Israele. Il protocollo ACAA deve essere respinto perché Israele viola apertamente e consapevolmente il diritto internazionale sui diritti umani. I membri del Parlamento europeo devono votare no all´ACAA e scegliere di sostenere i diritti umani in Palestina e in tutto il mondo.

I negoziati sul protocollo ACAA sono stati inizialmente avviati all'inizio del 2009, subito dopo l'attacco israeliano a Gaza che ha ucciso più di 1.400 palestinesi, tra cui più di 300 bambini.[1] I negoziati sono stati sospesi nel giugno 2010, dopo l'attacco israeliano alla flottiglia per Gaza il 31 maggio 2010, in cui furono uccisi nove civili. Nonostante che nessuno dell'esercito israeliano sia mai stato chiamato a rispondere per questi omicidi, il 18 settembre 2012 la commissione per il commercio internazionale (INTA) del Parlamento europeo ha approvato il protocollo ACAA, aprendo la strada per il voto del 23 ottobre al  Parlamento europeo.

Caro Mashrou3 Leila,

Noi, della Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI) desideriamo congratularci con voi per la vostra decisione di principio di non esibirvi con i Red Hot Chili Peppers, una band che insiste ad intrattenere l'apartheid e non rispettare l’appello per il boicottaggio culturale di Israele.

Avete creato un precedente e impostato uno standard alto per gli altri da seguire, e un messaggio è stato mandato che non dovrebbe essere consentito approfittare dei nostri pubblici alle band che suonano in Israele. Avete messo i vostri principi e il vostro impegno per i diritti umani davanti ai guadagni personali immediati per la vostra band. È davvero raro vedere questo tipo di impegno altruistico, e vi ringraziamo per questo.

Dal 28 novembre al 1° dicembre 2012 si terrà a Porto Alegre (Brasile) il World Social Forum Free Palestine. Si tratta di un evento storico che unisce i movimenti di solidarietà, per i diritti umani e per la giustizia sociale e le organizzazioni di tutto il mondo al fine di sviluppare idee e dibattiti, condividere esperienze, creare reti e organizzare strategie e campagne per promuovere la solidarietà con la lotta per la liberazione della Palestina.

La Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI) invita accademici, studenti e artisti di tutto il mondo a mobilitarsi a sostegno del WSF Free Palestine. Con l'espansione e il rafforzamento delle campagne di boicottaggio accademico e culturale e l'avvicinarsi di un pubblico sempre più vasto in tutto il mondo, vogliamo costruire una nuova generazione di solidarietà con la Palestina. 

Palestina occupata, 16 agosto - Il Comitato nazionale palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BNC), la più ampia coalizione di sindacati, ONG e organizzazioni di massa palestinesi, accoglie con favore e si congratula calorosamente con il governo sudafricano per l'adozione di una politica di principio di dissuadere i cittadini sudafricani, in particolare le organizzazioni ufficiali, di fare viaggi in Israele a causa della sua "continua occupazione della terra palestinese". [1]

Questa benvenuta dimostrazione di sostegno per i diritti dei palestinesi e per una pace giusta basata sul diritto internazionale è proprio il tipo di azione concreta che la stragrande maggioranza della società civile palestinese ha esortato alla comunità internazionale ad intraprendere con l’appello per boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele del 2005. [2]. È solo attraverso una tale pressione, determinata da questa politica, che Israele sarà costretto a rispettare il diritto internazionale.

«Là dove i governi si rifiutano di agire, le persone devono attivarsi con qualsiasi mezzo pacifico che sia a loro disposizione. Per me questo significa dichiarare l'intenzione di essere solidali non solo con il popolo palestinese, ma anche con le molte migliaia di israeliani che sono in disaccordo con le politiche del loro governo, aderendo alla campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele » - Roger Waters

Con questa logica semplice ma avvincente e un eccezionale senso di responsabilità morale per porre fine alla complicità nel commettere ingiustizie, Roger Waters ha annunciato sulle pagine di The Guardian il suo sostegno al movimento palestinese globale BDS. La sua mossa ha di fatto inaugurato una nuova fase nella diffusione del movimento BDS verso milioni di persone in tutto il mondo che ancora non avevano sentito parlare del nascente movimento basato sul riconoscimento di alcuni diritti.

Nella stessa dichiarazione Waters si è appellato ai suoi "colleghi del settore della musica, e anche ad artisti di altre discipline" affinché aderiscano al boicottaggio culturale contro Israele e, in particolare, confrontando il sistema israeliano di oppressione del popolo palestinese con l'apartheid del Sud Africa, ricordando come gli artisti hanno boicottato il regime Sudafricano e il suo famigerato resort di Sun City per una questione di dovere morale.

Palestina Occupata, Sette anni dopo l'appello della società civile palestinese al boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele, la campagna globale BDS è diventata più forte, più diffusa, più efficace e certamente più varia che mai - un giusto motivo per la celebrazione da parte di tutti quei gruppi e cittadini di coscienza del mondo che hanno contribuito a questo successo. Tuttavia, l'intensificazione da parte di Istraele delle violazioni del diritto internazionale e dei diritti dei palestinesi, la minaccia diretta che Israele rappresenta per la libertà dei popoli in tutta la regione, e l'impunità di cui Israele gode tuttora sono motivo di riflessione e di un continuo raffinamento delle nostre strategie per diffondere ulteriormente il BDS e relegare Israele a paria del mondo, proprio com'era il Sud Africa sotto l'apartheid.

Grazie al movimento BDS, la lotta per i diritti fondamentali di tutto il popolo palestinese ha fatto un grande balzo in questi ultimi sette anni, raggiungendo un vasto pubblico e ottenendo risultati concreti nei principali paesi europei, Sud Africa, America Latina, India, mondo Arabo, Australia, Nuova Zelanda e anche Nord America. Sulla scia di un simile resoconto pubblicato per celebrare i cinque anni del BDS, il Comitato Nazionale Palestinese BDS (BNC), l'ampia coalizione della società civile palestinese, ha messo insieme la seguente selezione di punti salienti che danno un assaggio della spettacolare crescita del BDS nel corso degli ultimi due anni.

Lettera aperta al Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso

Palestina Occupata. 7 luglio 2012

Caro Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso,

il Comitato Nazionale del Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni Palestinese (BNC), la più ampia coalizione della società civile, che comprende le più grandi organizzazioni palestinesi di massa, sindacati, reti ed Ong, sta scrivendo in vista della Sua visita in Israele, per esortarLa a trattenersi dall'avviare nuovi accordi o qualsiasi tipo di miglioramento delle relazioni tra l'Unione Europea ed Israele. Fare ciò equivarrebbe a dare la licenza alle serie infrazioni israeliane del diritto internazionale con le quali esso vìola i diritti del popolo palestinese, primo fra tutti il nostro diritto all'autodeterminazione. La continuazione degli "affari come usuale" impegno con Israele da parte dell'Unione Europea vìola anche gli stessi obblighi internazionali dell'Unione Europea. Ciò avviene al prezzo dei diritti dei Palestinesi e della posizione europea nella regione.

1. Contesto:

La Sua visita giunge nel momento in cui è sempre più riconosciuto che il perpetuarsi dell'occupazione israeliana costituisce, di fatto, un regime di colonizzazione e di apartheid. La popolazione della regione ha incominciato a rafforzarsi e non accetterà più a lungo un simile regime. Il Comitato dell'ONU sull'Eliminazione delle Discriminazioni Razziali (CERD) ha dichiarato nel suo ultimo rapporto che era "particolarmente scioccato" dalle politiche e pratiche israeliane di apartheid e segregazione razziale, in particolare ma non esclusivamente nei Territori Palestinesi Occupati. (1)

Lettera del PACBI (Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele) a Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. 

Israele: un modello screditato e da non seguire. Non c’è creatività o innovazione nell’occupazione e nel colonialismo!

29 giugno 2012

Egregio Presidente Nicola Zingaretti,

La Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel - PACBI) è allarmata per aver appreso che la Provincia di Roma ha organizzato le “Giornate della Creatività e dell’Innovazione”, che si svolgeranno a Roma il 4 e 5 luglio 2012 con Israele come ospite d’onore (i).

È tanto cinico quanto difficile credere che queste giornate dedicate all’innovazione - che si presume debbano promuovere la creatività e l’innovazione umana - stiano per ospitare Israele come modello da seguire. Israele sottopone infatti il popolo palestinese ad un crudele sistema di espropriazione e discriminazione razziale, e le sue azioni sono ampiamente riconosciute come violazioni della legalità internazionale. Ospitare Israele in questo evento romano equivale a nascondere queste pratiche, e dichiarare che  fare affari con Israele può procedere come sempre.